Il Progetto Donne e Futuro approda in un’altra regione. Dopo la Liguria da cui è partito lo scorso settembre la giornata di incontro e di studio su “Il contributo femminile nelle professioni e nello sviluppo dell’economia” ha fatto tappa domenica 23 gennaio in Piemonte, a Torino, al Circolo Ufficiali dell’Esercito, dando il via agli annunciati confronti quadrimestrali sul tema della womenomics.
Nulla a che fare con le tiger lady degli anni ottanta, il femminismo o il fanatismo “rosa”. I tempi sono maturi per proporre un progetto di crescita evoluto, responsabile, per far fronte alle sfide del ventunesimo secolo. Da una parte i giovani che non sempre possono, o devono, frequentare master, magari parecchio costosi e all’estero, per potersi assicurare un buon inserimento lavorativo. Dall’altra parte la questione della presenza femminile nei consigli di amministrazione, perché anche se la parità sembra essere raggiunta tuttavia nella stanza dei bottoni siedono sempre in pochissime lady. Una questione di parità?
Sì, ma anche di buon senso dato che l’80% dei consumi a livello mondiale è definito dalle scelte delle donne. Cioè ottanta volte su cento è la metà “rosa” del cielo a decidere cosa acquistare. E viene da pensare che se nei CdA ci fossero più donne l’economia non potrebbe che trarne giovamento perché senza dubbio le donne sanno meglio interpretare i bisogni delle proprie simili delle quali conosco necessità, impegni, bisogni, valori.
Così il progetto ideato dall’avvocato Cristina Rossello alimenta da una parte il dibattito scientifico e dall’altro lato pensa alle giovani di talento offrendo loro un appoggio economico e umano al percorso formativo, con borse di studio e una possibilità sperimentale di tutoraggio grazie a una madrina che accompagna la prescelta nel suo esordio nel mondo del lavoro. A Torino c’erano tutte e quattro le giovanissime che hanno iniziato questo viaggio a Savona con il Premio Profilo Donna Junior, nato da Profilo Donna e dall’omonimo Premio Internazionale.
«Nel prossimo futuro verrà dal lavoro femminile il più importante impulso alla crescita globale - ha commentato Cristina Rossello moderatrice del convegno - e il womenomics territoriale può essere un ingranaggio rapido ed efficace: un motore dello sviluppo del nostro Paese caratterizzato da molteplici peculiarità locali e da talenti che hanno bisogno di emergere». Ad approfondire il tema del contributo nello sviluppo dell’economia sono stati gli interventi scientifici portati dai relatori presenti in sala facenti parte dell’osservatorio nato insieme al progetto lo scorso settembre e presieduto da Maurizia Iachino partner Key2People e Governance Practice Leader che ha presentato il punto della situazione del percorso di tutoring rivolto alle vincitrici del Premio Profilo Donna Junior. Tenendo come riferimento il fatto che «la classe dirigente di domani sarà composta dai giovani di oggi e tra essi dovranno emergere i migliori per crescere come Paese e come sistema - è intervenuta Iachino - lo scopo dell’osservatorio è dare continuità al convegno e al premio, soprattutto seguendo l’evoluzione delle premiate, valorizzando al massimo lo sforzo e le risorse messe a disposizione - economiche, di tempo, di persone - affinché non siano disperse. Il secondo scopo è diffondere la bontà del progetto, cioè fare in modo che venga esportato nelle città». Prendendo come esempio il caso savonese nel quale l’amministrazione comunale e gli istituti di formazione insieme all’università hanno individuato i settori chiave per lo sviluppo futuro della città quali la comunicazione, il nautico, il bel canto, l’alberghiero, per poi mettere in campo uno strumento di crescita in più, Maurizia Iachino ha sottolineato come «per gli enti del territorio l’osservatorio e il progetto servono da stimolo ulteriore per unire le forze a valorizzare le risorse, affinché siano più attive. Si può diventare catalizzatori con un nuovo dinamismo, facendo pochi passi, poche cose ma molte concrete con uno stimolo in più che però può velocizzare». In questo senso occorre richiedere alle associazioni d’impresa «di evidenziare i profili professionali necessari nel prossimo futuro, sensibilizzare tutte le scuole e le università affinché siano orientate in modo tale che questi profili esisteranno, abbinare le imprese con le giovani in modo proficuo, inserire le laureate e diplomande più meritevoli, seguire lo sviluppo delle giovani premiate, mantenere aperti i canali di scambio tra impresa e scuola. L’osservatorio segue dunque questo rapporto creato tra territorio, imprese e giovani premiate» ha concluso la presidente Iachino.
Angela Di Luciano Editor del Gruppo 24 Ore è intervenuta sul concetto di womenomics e sul ruolo determinante delle donne nella decisione dei consumi. «Oggi l’economia prodotta dalla specificità del lavoro delle donne è considerata uno dei principali motori di sviluppo mondiale per tre motivi - ha spiegato Di Luciano -. Primo, perché la forza lavoro femminile è entrata massicciamente nel mondo del lavoro: negli Stati Uniti nel 2010 c’è stato il sorpasso, più del 50% della forza lavoro è femminile, in Europa stiamo arrivando al 50%, in Italia siamo circa al 47%; secondo, da quando le donne lavorano, cioè hanno un potenziale d’acquisto migliorato, è successo che sono quelle che orientano gli acquisti, su tutti i beni di consumo, per l’80%; terzo punto, gli skills che le donne hanno dimostrato nel mondo del lavoro sono ora considerati un serbatoio di innovazione, un potenziale fortissimo di crescita. L’economia ha bisogno di innovazioni, e questa forza lavoro è più innovativa rispetto a una che ha già impostato un sistema. L’economia deve cambiare i suoi sistemi, le modalità, e la cultura si è rotta ma non cambia. Invece ha bisogno di una svolta».
In qualità di Vice Presidente, Financial Advisor, Merrill Lynch Wealth Management Donatella Ceccarelli ha portato la sua esperienza di spessore nel mondo finanziario. «Il role model, il mentoring, il tutoraggio sono degli strumenti estremamente efficaci per rincarare le capacità delle giovani leve e aumentare la visibilità delle professioniste. Non basta l’aumento del numero delle laureate per colmare il divario di genere nel top management. Penso che in Italia, soprattutto, ci sia una mancanza di role model - ha spiegato Ceccarelli facendo riferimento a numerosi dati, però mette in guardia -. Il mentor può aiutare il proprio adepto nel processo decisionale, nell’acquisizione di capacità dirigenziali, nell’apprendimento delle regole non scritte. Il mentoring è necessario ma insufficiente per la promozione. Infatti ancora oggi le statistiche ci dicono che le donne sono sempre un passo indietro in termini di avanzamento, di retribuzione, rispetto ai colleghi uomini, indipendentemente dalle loro capacità. Con questa consapevolezza, le giovani donne devono accostarsi a lavorare per raggiugere i propri obiettivi ispirandosi a un modello adeguato, non troppo lontano o inaccessibile.
Ciò ci riconduce a questa manifestazione. In un paese in cui si è perso di vista l’importanza del mentore, questo progetto intende rafforzare la consapevolezza nelle giovani donne del loro valore e del loro contributo».
Marina Brogi Professore Ordinario di Economia dei Mercati Finanziari presso l’Università di Roma La Sapienza ha poi inquadrato il mondo universitario e le difficoltà delle donne nell’avanzamento di carriera richiamando al ruolo propedeutico dell’università rispetto all’inserimento delle donne nell’economia. «Più modelli, meno diversità - ha asserito Brogi -. Nell’università ci sono tantissime ricercatrici, professori associati, pochissimi ordinari. Bisogna cambiare l’università perché sia più facile fare carriera. Stessa cosa per le aziende.
In un CdA, avere uomini e donne, dà profondità, dà la prospettiva, c’è valore aggiunto. Come diceva Seneca: La fortuna non esiste, esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione. Sono sicura che la legge sulle quote rosa contribuirà a cambiare la società, sarà la modalità con cui tantissime donne di talento troveranno la loro occasione». Infine, Daniela Montemerlo, Professore Associato di Economia Aziendale e Family Business all’Università dell’Insubria e Professore di Strategia delle Aziende Familiari all’Università Bocconi, ha proposto all’uditorio una prospettiva di studio sui punti di forza della leadership femminile, sul valore aggiunto dato dalla visione in profondità peculiare del genere femminile, sulle evidenze dell’impatto positivo della presenza delle donne in posizioni di leadership. «La risposta sta nelle caratteristiche peculiari dello stile femminile.
Nella capacità di guardare all’impresa come una rete di relazioni, la capacità di curarsi non solo dell’obiettivo a cui arriviamo ma del come ci arriviamo, di far crescere le persone, curare l’organizzazione e il clima, la condivisione della leadership, l’attenzione a prevenire i conflitti - ha spiegato Montemerlo -. È interessante che dall’osservatorio delle aziende famigliari esca che quando c’è una donna in un gruppo di amministratori delegati ci sono performance migliori. Questo io lo collego proprio al fatto che evidentemente le donne hanno dovuto accumulare tossine, e stanno imparando a usare le peculiarità positive dello stile femminile. Le donne aiutano le altre donne, ma la condizione è che sappiano valorizzare le peculiarità positive dello stile femminile».
Alle relatrici presenti a Torino si aggiungono poi, le relazioni fornite dagli altri relatori e sintetizzate in un intervento di apertura dell’Avv. Cristina Rossello, Gioacchino Attanzio Direttore generale e Chief Executive and Board Member Associazione Italiana delle Aziende Familiari (AIdAF - Milano), Monica Pesce di Professional Women’s Association Milano, Presidente del Board, Maria Silvia Sacchi giornalista del Corriere della Sera e Firma del Corriere Economia, Federica Bagnasco imprenditrice savonese Presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Savona, e il direttore editoriale Candida Morvillo.
Tutti i loro interventi relativi al primo incontro di Savona, completi di dati, ricerche, letteratura citata da ognuno di loro, sono ora pubblicati come atti del convegno in “Progetto Donne e Futuro. Mentoring e Tutoring nella crescita professionale delle donne. Quando è una donna il modello per le altre” a cura di Cristina Rossello edito dal Gruppo 24 Ore e presentato in anteprima in questa occasione piemontese.
Con la presenza in sala delle quattro ragazze che stanno percorrendo la linea tratteggiata dal Progetto Donne e Futuro è poi scattato il momento per fare il punto della situazione proprio insieme a loro. Nadia Denurchis con madrina Silvana Giacobini sta attivando uno stage in una redazione del gruppo Multiradio, e anche Veronica Piolini con la madrina Maria Gloria Giani Pollastrini avvierà presto un periodo di lavoro all’interno di un’importante azienda del settore dei trasporti marittimi. La chef Marta Pulini sta aspettando che la sua discepola Rebecca Falco termini un percorso formativo precedentemente intrapreso per tracciarne subito un altro all’interno della sua attività unica in Italia, BibenduM Catering, mentre il soprano Anna Delfino ha già avuto occasione di mettersi alla prova in importanti appuntamenti a Milano grazie alla sua madrina Daniela Girardi Javarone. Il talento vocale e interpretativo di Anna è stato apprezzato da tutti i presenti all’incontro piemontese grazie a due apprezzate esibizioni. Loro sono quattro giovani che hanno scelto percorsi formativi individuati come settori chiave per lo sviluppo della città di Savona, rappresentata anche a Torino dal sindaco Federico Berruti.
All’appuntamento piemontese, patrocinato dalla Federazione Servizi Pubblici Cultura Sport Tempo Libero (Federculture), Associazione Culturale Guido Botta, pittore delle Langhe, Profilo Donna e dall’associazione no proft Donne del 2000, hanno preso parte come rappresentanti istituzionali il Sottosegretario di Stato alla Difesa Onorevole Guido Crosetto, il Vice Presidente del Consiglio regionale Riccardo Molinari, l’On. Oreste Rossi Europarlamentare, il Vice Presidente della Regione Piemonte Ugo Cavallera.
Ha inviato i saluti ed espresso apprezzamento per l’importante iniziativa il Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani sottolineando che «Il Progetto Donne e Futuro è un tassello importante per il dibattito culturale e politico del nostro Paese. In una fase triste, segnata da una vergognosa e inaccettabile rappresentazione pubblica delle donne – queste le parole di Bersani -, insistere sulle potenzialità delle risorse femminili per la crescita e la qualità dello sviluppo dell’Italia è decisivo».
Sono stati inviati i saluti anche dall’On. Michela Vittoria Brambilla Ministro del Turismo, dalla senatrice Rossana Boldi, dal Presidente della Regione On. Roberto Cota, dagli assessori della Regione Piemonte On. Michele Coppola assessore alla Cultura, On. Barbara Bonino assessore ai Trasporti, On. Caterina Ferrero assessore Sanità e Welfare, On. Alberto Cirio assessore al Turismo, On. Gianna Gancia Presidente della Provincia di Cuneo dai sindaci di Torino Sergio Chiamparino, di Alessandria, Pier Carlo Fabbio, di Verbania, Marco Zacchera, di Tortona, Massimo Berruti, di Modena Giorgio Pighi ed infine dall’assessore al commercio e alle Pari Opportunità del Comune di Alessandria Manuela Ulandi, da S.E. la d.rssa Patrizia Impresa Prefetto di Cuneo e S.E. il dr. Francesco Paolo Castaldo Prefetto di Alessandria.
Il contributo territoriale del Piemonte, è stato curato nello specifico dall’organizzatrice del meeting Anna Giulia Sacchi Presidente Associazione Culturale Guido Botta, pittore delle Langhe, con l’intervento “quando l’arte diventa impresa. Il contributo femminile che crea valore d’impresa con le prerogative tipiche di genere” e Alessandra Zanchetta Presidente Inner Wheel Alessandria e membro del Women’s Jewellery Association ha testimoniato l’esperienza dell’arte orafa piemontese condotta a livello famigliare, mentre Sabina Ciuffini è intervenuta per precisare l’importanza della “rete rosa”: «Conta soprattutto il modo che la donna italiana ha nell’essere donna» . In platea oltre trecento persone tra cui molte imprenditrici e libere professioniste tra cui Deanna Ferretti Veroni, tecnica della moda, e Maria Luisa Cosso Eynard premiate con il Premio Internazionale Profilo Donna ricordate sul palco dalla presidente Cristina Bicciocchi.