Disma Mattioli, Piera, Lisa: 3 donne 3 generazioni che sono riuscite a coniugare abilità sartoriale, creatività, innovazione e ricerca stilistica nel campo della pellicceria ed ora anche nell’ abito da sposa.
L’atelier nasce negli anni ‘50 quando Disma propone ad una clientela,
subito affezionata, cappottini maculati “bon ton”, stole di visone
da indossare a teatro, bolero di pelliccia per le serate in società.
Prosegue poi negli anni ’70 con la figlia Piera che sulla scia del
pret à porter allarga la collezione con stile e buon gusto riuscendo
ad unire lavorazioni artigianali preziose a particolari raffinati.
Bellissime oggi le proposte di volpi argentate da riscoprire con un jeans
e un tacco 12 centimetri, i bomber di zibellino, raffinati ma portabilissimi
dall’ufficio alla serata mondana oppure le giacche trapuntate a mano
ornate di cincillà chiuse da alamari gioiello.
Ma belli anche i coprispalle di visone bianco e le stole intrecciate
adatte a coprire le spalle delle spose.
Ed è proprio da questa particolare collezione di pellicceria per la
sposa sottozero che Lisa Monelli, figlia curiosa e dinamica di Piera, dall’estro
creativo particolare, amplia la proposta dell’Atelier con una selezionata
collezione di abiti da sposa. Cresciuta nella sartoria di famiglia, abituata
a cartamodelli complicati, accanto a nomi prestigiosi dell’ alta moda
sposa presenta una sua collezione sobria ed elegante ma ricca di particolari
come una cintura gioiello, uno scaldacuore ricamato, fiori applicati negli
stessi tessuti dell’abito.
Ma chiediamo a lei di presentarci più da vicino l’Atelier, il
suo lavoro, le nuove tendenze nelle collezioni.
LISA Per quanto riguarda l’Atelier ho preferito uno spazio
contemporaneo, ma comunque raffinato e soprattutto tranquillo, dove la sposa
può scegliere con assoluta calma il suo abito. Dove anche la madre,
di solito è la madre, che la accompagna, può esprimere il suo
parere e sentirsi a proprio agio nel consigliarla. Ho cercato di creare un’atmosfera
rilassata che trasmette fiducia ma anche professionalità perchè credo
siano elementi indispensabili per una ragazza che si appresta a vivere un
momento unico come quello del matrimonio.
CRISTINA Cosa cerca una ragazza quando entra in Atelier?
LISA Cerca un abito in grado di emozionarla, di farla sognare,
in linea con quello che è il suo stato d’animo.
Cerca un abito unico, per lei speciale.
Se percepisce professionalità e attenzione si lascia comunque consigliare
perché capisce che la scelta è difficile.
Quando indossa l’abito per la prima volta prova una sensazione nuova,
vuole avere il tempo per abituarsi all’idea dell’abito bianco
e vuole riflettere sull’effetto che questo farà sul futuro marito.
Proprio per questo motivo ricevo su appuntamento una ragazza alla volta alla
quale mostro i modelli uno ad uno e le lascio il tempo e la calma necessari
alla scelta.
CRISTINA Quali sono i punti di forza importanti
dell’Atelier?
LISA Credo sia importante il servizio su misura che garantisce
la perfetta vestibilità nel giorno del matrimonio. Spesso le ragazze
cambiano il loro peso nel mese precedente alle nozze, talvolta risulta essere inferiore
anche di una taglia e la sartoria, interna all’atelier, lavora fino
all’ultimo affinché l’abito risulti perfetto in ogni particolare.
Importanti sono anche gli accessori necessari per valorizzare la figura,
dall’acconciatura, ai guanti, alle scarpe, all’intimo, che propongo
sempre in perfetto abbinamento all’abito scelto. L’ultima prova è il
giorno prima del matrimonio. Sono contenta che molte delle ragazze, fino
ad oggi, mi abbiano chiesto di vestirle il giorno del si, perchè significa
che si è creato un vero e proprio rapporto di fiducia che mi appaga
e mi fa amare questo lavoro.
CRISTINA Quali le tendenze moda per la prossima collezione
sposa?
LISA Accanto agli abiti più classici che non possono
mancare in un atelier sposa, proporrò una linea giocata un po’ sui
contrasti: abiti con linee rigorose valorizzati da tessuti corposi di pura
seta, altri fluidi e leggeri in chiffon e pizzo chantilly, particolari impreziositi
da ricami fatti a mano e pizzi francesi ma su tutti i modelli sarà il
taglio sartoriale ad emergere.
CRISTINA E per la sposa d’inverno, che è forse
più difficile vestire che cosa proponi come soluzioni antifreddo?
LISA La sposa d’inverno mi appassiona molto perché ho
la possibilità di creare soluzioni davvero uniche, dal tubino di visone
bianco rasato, al cappotto lungo in lana cotta, ai manicotti in pelo o in
morbida angora, alle stole candide in chiffon con applicazioni in visone
epilato, tutti accessori che completano abiti sia in cady, sia in tulle di
seta, sia in mikado.
Cosa dire, una famiglia, Disma, Piera, Lisa, Cecilia e Alessandro che è riuscita, attraverso tre generazioni, a tramandare una passione arricchita dal passato per proiettarsi con forza e determinazione nel futuro mantenendo intatta la filosofia di lavoro: ogni modello è unico come ogni nostra cliente.