a cura di Cristina Bicciocchi
Grande accoglienza e successo mediatico per la maison Anna Marchetti a Doha in Qatar. La maison modenese è stata invitata a sfilare e ad esporre le proprie creazioni alla 14° edizione della HEYA FASHION EXHIBITION, fiera dedicata alla moda femminile (HEYA in arabo significa « lei ») che si è svolta al Doha Exhibition Convention Center dal 26 al 30 ottobre scorso. «È stato un grande onore essere invitate in Qatar a rappresentare l’Italia e il made in Italy » racconta la stilista Anna Marchetti « io e mia figlia Jessica non ci aspettavamo un’accoglienza così calorosa», prosegue Anna, «Il giorno dell’inaugurazione e della nostra sfilata c’era un parterre di VIP qatarini importantissimi quali la sceicca Al Thani, in rappresentanza della famiglia dell’Emiro, e tantissime altre autorità compreso l’Ambasciatore italiano dott. Pasquale Salzano venuto apposta per vedere il nostro show». «Il successo mediatico è stato incredibile: nei giorni successivi si parlava della nostra sfilata sui più prestigiosi quotidiani qatarini, dal Peninsula al Gulf Times». «Per l’occasione abbiamo presentato la nostra ultima Collezione di Alta Moda e abbiamo creato esclusive Abaya (indumento tipico delle donne del Golfo) reinterpretandole con il gusto italiano: rigorosamente nere arricchite da ricami fatti a mano e pizzi preziosi e tutte reversibili con all’interno un tessuto fantasia o jacquard, tant’è che il Gulf Times ci ha dedicato una mezza pagina spiegando la particolarità delle nostre Abaye. Le nostre creazioni hanno avuto un gradimento molto alto e sono state richieste anche da molte blogger e influencer qatarine e del Golfo quali, Crystal Tannoury, Yezenia Navarro, Abeer Alyaseen, Zahra Rose A., giusto per citarne alcune» aggiunge Jessica Giuliani.
Un’altra grande soddisfazione è stata l’invito dell’Ambasciatore italiano all’incontro con il vice premier Matteo Salvini in visita ufficiale sulla nave militare Federico Martinengo. Il vice premier era in visita a Doha all’insegna del pieno accordo e del totale «sdoganamento» dell’emirato da parte dell’Italia. «Essere ‘ambasciatrice’ della moda italiana in Qatar è stato una grande soddisfazione e ho avuto l’ennesima conferma di quanto il nostro Made in Italy sia molto apprezzato anche qui, dove le donne possiedono il lusso più esclusivo» conclude la stilista modenese. In Qatar ci sono soldi, petrolio, gas ed è il Paese con il reddito pro capite più alto al mondo; in Italia invece c’è il bello, l’arte, la cultura e i nostri artigiani e imprenditori che rappresentano il vero petrolio della nostra nazione.
Al rientro del viaggio in Qatar, siamo andati a trovare Anna Marchetti e la figlia Jessica per complimentarci di persona e rivolgere loro alcune domande su questa fantastica esperienza.
Non vi ho mai visto così entusiaste e soddisfatte! Dopo Montecarlo ora anche in Qatar avete avuto grandi soddisfazioni.
Già a Montecarlo avevamo avuto delle belle soddisfazioni, ma a Doha in Qatar è stato incredibile, soprattutto il successo mediatico, tutti i più importanti quotidiani e media del Qatar hanno parlato della nostra sfilata.
L’innato gusto italiano che c’è nelle nostre creazione di Alta Moda è un dono naturale, ma forse il merito è anche di aver reinterpretato in maniera originale, e tutta italiana, un indumento tipico delle donne qatarine e del Golfo, cioè l’Abaja. I nostri abiti hanno avuto un gradimento molto alto e sono stati richiesti dalle più famose blogger e influencer del Paese.
Come siete state selezionate per partecipare a questa importante fiera dedicata alla moda femminile?
Negli ultimi tempi la nostra azienda ha fatto grandi sforzi e sacrifici per collocare il brand ANNA MARCHETTI in contesti internazionali di lusso. E questi sforzi sembrano essere stati ripagati in termini di visibilità e onore. Dopo Montecarlo e la Milano Fashion Week, per quest’anno, non erano previsti altri eventi internazionali, ma una mattina riceviamo una telefonata dall’organizzatrice della Heya Fashion Exibithion che ci invitava a partecipare con sfilata e showroom alla manifestazione, in veste di ambasciatrici del Made in Italy e ospiti d’onore. La stanchezza, dopo la Milano Fashion Week era tanta, ma non potevamo dire di no ad un invito così esclusivo. In meno di un mese abbiamo creato i capi per lo show e, valige alla mano, siamo partite per questa splendida avventura. Contentissime di aver colto al volo questa interessante opportunità.
Il successo della sfilata è stato sopra ogni aspettativa e l’Alta Moda particolarmente apprezzata...
L’alta Moda sta diventando il nostro “cavallo di battaglia” soprattutto perché abbiamo proseguito un tema iniziato con la sfilata di Monte Carlo, cioè gli abiti a ventaglio interpretati in maniera fluida e decostruita. Abiti svolazzanti che aperti sono dei veri ventagli in diverse sfumature di colori e fatti con sete impalpabili, con vestibilità adatte a ogni tipo di fisicità.
Il Made in Italy ha colpito ancora grazie alle Vostre creazioni di Alta Moda; quali sono stati i capi più applauditi?
Sicuramente gli abiti a ventaglio ma anche quelli di ispirazione ottocentesca per donne che voglio essere principesse. Le donne qatarine lo sono per davvero. Hanno privilegi e agi che noi donne italiane fatichiamo a raggiungere. Infine le Abaye by Anna Marchetti dal gusto italiano, molto apprezzate perché diverse dalle loro.
Nel parterre grandi nomi e personaggi di spicco; un bell’esempio di internazionalizzazione di una azienda modenese che lavora da 52 anni sulla qualità e la ricerca stilistica.
Da Aisha Al Thani al CEO di Blue Salon e Salam, dal nostro bravissimo Ambasciatore italiano dott. Pasquale Salzano a diversi Ambasciatori e Consoli stranieri e numerosi giornalisti e blogger famose qatarine e del Golfo.
Quanto è stato importante il rapporto madre-figlia per continuare a tramandare i valori della Maison?
Per noi è stato fondamentale. L’alchimia che si crea quando lavori in armonia con tua figlia è unica perché è dalle differenze culturali e generazionali mixate con il grande bene che ci vogliamo che nascono le idee migliori. Il nostro essere donne, le nostre esperienze di vita, le nostre culture si mescolano e danno vita a creazioni positive che guardano al passato con gratitudine, al presente con gioia e al futuro con curiosità, creatività, e sfida consapevoli che la vita, imprenditoriale e non, tocca sempre ad ognuno di noi crearla e reinventarla ogni giorno anche con grandi sacrifici per apprezzarne la bellezza, un dono, non solo esteriore. Tocca soprattutto a noi donne creare positività e bellezza.