UN’ECCELLENZA TRA LE AZIENDE FAMILIARI DI MODENA
di Zeno Anoin - foto di Gian Carlo Vaccaro
Se percorri, oggi, la storica Via Emilia da Largo Garibaldi, per poter ammirare i portici e la Ghirlandina, non potrai non essere “attirato” dalle importanti ed eleganti vetrine della più famosa gioielleria di Modena la: Blondi Gioielli. - All’interno, un registratore di cassa National in ottone di rara bellezza, costruito alla fine dell’800, è uno degli iconici pezzi di arredo esposti nell’angolo ‘storico’ del rinnovato negozio, a testimonianza dell’avventura imprenditoriale della famiglia Blondi, iniziata nel lontano 1897. Al traguardo dei 126 anni ininterrotti di attività, gestita dai componenti della famiglia, la gioielleria Blondi ha riaperto alla cittadinanza le porte del punto vendita in via Emilia Centro 88, nel cuore del centro storico di Modena, rinnovato recentemente dopo un’opera di importante ampliamento dei locali. Qui, Pietro Blondi perpetua la sua missione: mettere a disposizione della clientela uno spazio in cui trovare brands prestigiosi e accuratamente selezionati di gioielleria, orologeria e argenteria, dal design classico e senza tempo fino a modelli dalle linee contemporanee. Eleganza, professionalità e ricerca del dettaglio sono i valori espressi dallo splendido open space con la nuova pavimentazione realizzata con lastre ceramiche di grande formato, un gusto ricercato che valorizza i corner dedicati ai vari brands presenti. Tra questi spiccano i marchi di punta di Blondi Gioielli: Rolex e Tudor. Uno è icona di lusso e prestigio, primo brand al mondo nel mercato dell’orologeria mondiale, di cui Blondi è rivenditore autorizzato. L’altro, invece, è l’antico marchio di orologeria svizzera dalle linee sportive e accattivanti. Per il settore dell’alta gioielleria si passa dall’eleganza aristocratica e senza tempo dei diamanti Recarlo ai gioielli e alle gemme del diamante coltivato di Freelight. Proseguendo si possono ammirare gli iconici gioielli Pomellato, brand pioniere del prêt-à-porter applicato al gioiello e delle ‘pietre di colore’. Tra le ultime tendenze, spiccano le creazioni firmate Chiara Ferragni con i suoi gioielli dallo stile unico, e DoDo, con le sue deliziose ‘gioie’ a forma di animaletti dalla forte identità, creati per essere collezionati, personalizzati e abbinati. Poi la raffinata artigianalità degli orologi Tissot e le creazioni in argento Made in Italy di Raspini. E ancora, Montblanc, sinonimo di raffinata cultura, un vero strumento da scrittura, che annovera da sempre clienti affezionati. Altri spazi della boutique, poi, sono dedicati al laboratorio autorizzato Rolex per l’assistenza, mentre il piano superiore è dedicato agli uffici di direzione. Una nuova location che attende solo gli amanti della bellezza
La storia imprenditoriale della famiglia Blondi, raccontata attraverso le parole di Pietro Una storia – quella di Blondi Gioielli – che si intreccia con la città di Modena e con una tradizione più che centenaria nel mondo del gioiello e dell’alta orologeria.
“Quando i pennini si compravano uno ad uno e i bidelli riempivano i calamai nei banchi di scuola, Giacinto Blondi è già in Piazzetta delle Ova, nel negozio del nonno e del padre. A due passi da Piazza Grande c’è tutto ciò che serve per scuole ed uffici. Sono gli anni in cui il libro “Cuore”, uscito nel 1886, commuove i piccoli scolari modenesi. Nel 1897 la Ditta Blondi Giacinto è registrata alla Camera di Commercio e in un trentennio si fa un nome sotto la Ghirlandina. Cartoleria e cancelleria di ogni tipo, quaderni e penne stilografiche, sono i cavalli di battaglia di un’espansione imprenditoriale che ben presto si allarga aggiungendo la tipografia editoriale, le cartiere e la fabbrica di imballaggi per frutta. Nel 1930, mentre un giovane Enzo Ferrari diventa responsabile della Squadra Corse Alfa Romeo a Milano, la famiglia Blondi entra nel settore dell’orologeria, raccogliendo l’eredità di Ernesto Marani, che tutti i Modenesi chiamavano “al dutòr di arloj”. Nel ventennio successivo la ditta, trasferitasi in Via Emilia, diventa il punto di riferimento obbligato per regali importanti, e alla fine del conflitto l’azienda debutta nel settore della gioielleria. Il fiore all’occhiello è la grande insegna al neon, la prima realizzata a Modena. Negli anni ‘70, lasciato il settore della cartotecnica e assunta la nuova ragione sociale, Blondi Gioielli spa prende il volo diventando uno dei leader nella orologeria e gioielleria d’alta gamma nel nord Italia. Oggi, con l’ulteriore ampliamento dei locali, Maria Francesca e Federico, settima generazione dei Blondi, raccolgono il testimone della passione di famiglia”.