Luoghi di meditazione, di spiritualità, di pellegrinaggio

“Concentrati nel cuore. Entra profondamente in esso e vai lontano, il più lontano che puoi. Raccogli tutti i fili sparsi della tua coscienza, riuniscili e immergiti. C’è una fiamma che brucia nelle calme profondità del tuo cuore. E’ il Divino in te, il tuo vero essere. Ascolta la sua voce. Ubbidisci alle sue parole.”

GLI ESTENSI, DALLE ORIGINI AD OGGI
È con queste suggestive parole di Sri Aurobindo che ho scelto di aprire  il mio ultimo libro, “Luoghi di meditazione, di pellegrinaggio, di spiritualità in Italia”, da poco uscito presso le Edizioni Mediterranee, dedicato appunto alla meditazione e ai luoghi italiani dove si impara a praticarla per recuperare armonia e salute e ritrovare se stessi.
Meditare è una grande occasione, una porta aperta verso infinite possibilità e potenzialità. Qualcosa, peraltro, che è alla portata di tutti, giovani e vecchi, colti e meno colti, sani o meno sani che siano. A tutti la meditazione porta benefici, a livello fisico, mentale, spirituale.
Mi è sembrato quindi interessante e utile preparare una mappa italiana di questi luoghi che – l’ho scoperto facendo la mia inchiesta – sono molto numerosi. Li ho presentati suddivisi per tradizione e orientamento: templi, monasteri, santuari che custodiscono antiche memorie, e istituzioni moderne, create appositamente ai giorni nostri per ospitare iniziative religiose e laiche più recenti, o più recentemente approdate in Italia.
Luoghi, quindi, molto diversi fra loro, in quanto espressioni di esperienze filosofico-religiose culturalmente molto distanti, ma intimamente e sostanzialmente accomunati da un unico intento: insegnare a meditare – secondo regole e discipline diverse, antiche e moderne, ma tutte tese a mettere il praticante in condizione di ritrovare il proprio centro, calmare la mente, far pace con se stessi, con il prossimo e con il mondo, dare un senso alla propria vita, intraprendere il cammino che conduce al Divino, al Dio che vive nel profondo di ognuno di noi. Con gradualità, a poco a poco, un passo dopo l’altro, un orizzonte dopo l’altro.
Come ho accennato, gli orientamenti sono tanti: ci sono i centri di impostazione cristiana, a volte anche monasteri presso i quali vengono organizzati corsi di meditazione ispirati alle antiche tradizioni del cristianesimo o anche allo yoga e allo Zen; ci sono centri di ispirazione induista, buddhista o sufi, la corrente mistica  dell’Islam; e centri che seguono l’insegnamento di particolari maestri come Osho, Yogananda, Krishnamurti; e infine centri di impostazione laica, che organizzano corsi di meditazione dei tipi più diversi. Il tutto molto serenamente, prendendo dalle diverse tradizioni ciò che esse presentano di più valido e coinvolgente.
Si tratta a volte di istituzioni di notevole prestigio e di grandi dimensioni, centri residenziali in grado di ospitare gruppi più o meno numerosi di persone, altre volte di piccoli centri, appartamenti in normali condomini, dedicati agli scopi di cui si è detto e frequentati in occasione dei ritiri e degli incontri, che possono essere anche solo di qualche ora. Nei centri Zen per esempio, oltre ai ritiri di uno o più giorni, ci si incontra una o due volte la settimana la mattina alle sette, per mezz’ora, per meditare insieme prima di andare al lavoro.
Ho parlato anche della “meditazione in movimento”, ovvero il pellegrinaggio. Un tema importante e molto suggestivo, ricco di storia, tradizioni, spiritualità. Camminando con la mente rivolta alla meta del pellegrinaggio e alla sua storia spirituale, si compie una meditazione spontanea che arricchisce e rasserena: dalla Via Francigena  che dal nord conduceva i pellegrini a Roma,  al breve pellegrinaggio che dal centro di Roma porta al Santuario del Divino Amore poco fuori città; dal “cammino di Francesco” su e giù per le verdi colline dell’Umbria alla Via Sacra Longobardorum che porta al santuario di Monte Sant’Angelo sul Gargano, nelle Puglie; e altro ancora.
E ho dedicato un capitolo anche alle danze meditative, un tipo particolare di meditazione in movimento. E qui ricordo le danze sacre di Gurdjieff, le danze ebraiche e tanti tipi di danze che, oltre al corpo, coinvolgono mente e anima.
Per me questa ricerca ha costituito un viaggio straordinario, pieno di sorprese e di scoperte, di incontri con persone insolite e ricche di spessore e spiritualità, che mi ha coinvolta e arricchita e che offro a chi è interessato a questo tipo di esperienza. Certamente senza la pretesa di aver tracciato un quadro completo, ma nella fiducia di essere riuscita a fornire una panoramica degna di questo nome e indicazioni utili per chi è alla ricerca.

Il villaggio globale

Nel libro di Paola Giovetti si evidenzia che in Italia esistono vari centri di impostazione laica, cioè non espressamente legati a una particolare tradizione religiosa o sapienziale. Oltre a varie attività legate al benessere e alla salute psicofisica, questi centri propongono anche corsi di meditazione, anzi per certuni la meditazione è il tema principe. Ne vengono segnalati alcuni tra cui il Villaggio globale a Bagni di Lucca.
Il Villaggio globale è per usare le parole che figurano nel suo statuto, una città della pace, una cittadella della salute psicofisica, delle vacanze spirituali, della nuova cultura olistica, dove risanare corpo, mente e spirito, grazie anche alle acque termali, alle arti, alle medicine antiche e moderne.
La sede è splendida: a Bagni di Lucca, una residenza di grande prestigio costruita tra il 1826 e il 1828 dal principe russo Nicola Demidoff, grande mecenate sulle rive di un torrente.
Immersa nel verde, gode di grandi spazi e anche di un tempietto neoclassico adiacente, con ampio prato prospiciente sul quale vengono praticate le quotidiane meditazioni. Il principe Demidoff risiedeva a Firenze, ma era spesso a Bagni di Lucca per curare la sua gotta. Costruì la villa per farne un ospedale da donare alla cittadinanza. Alla sua morte il progetto fu portato avanti da suo figlio Anatoli. L’ospedale Demidoff ha cessato di funzionare agli inizi del XX secolo.
Artefice e motore dell’odierna Villa Demidoff è il milanese Federico Nitamo Montecucco, medico olistico e psicosomatico. Montecucco ha vissuto tre anni in India e in Nepal per approfondire le medicine sacre yogiche, tantriche e tibetane facendo diretta esperienza degli stati profondi di meditazione. Per tre anni è stato negli Stati Uniti, dove si è occupato delle tecniche più avanzate di psicosomatica, rebirthing, terapie di gruppo, meditazione, lavoro sul corpo e altre metodiche indicate per le patologie legate a blocchi energetici, psicologici ed emozionali. Alla fine degli anni ‘90, ha fortemente voluto che il Villaggio globale nascesse; insieme ad una quindicina di collaboratori tuttora lo guida come direttore medico.

La meditazione rappresenta un momento centrale e irrinunciabile delle attività del Villaggio globale. Spiega infatti Nitamo Montecucco: «Iniziativa unica nel suo genere, il Villaggio globale di Bagni di Lucca è nato come interazione fra le varie culture e tradizioni. La meditazione è un punto centrale del nostro lavoro. Iniziamo con yoga, Tai Chi e Qi Gong, che sono meditazioni dinamiche per migliorare la percezione corporea poi utilizziamo tanti tipi di meditazione: siamo laici, non legati ad una tradizione in particolare, ma di impostazione spirituale. I tipi di meditazione che si possono praticare da noi sono tante: meditazioni buddhiste, sufi, yoga, tanti che, cristiane, taoisti, zen, sciamaniche a seconda dei maestri che invitiamo a tenere i loro corsi. I risultati migliori li abbiamo con le tecniche Vipassana, la meditazione dinamiche di Osho, Advaita Vedanta in una versione moderna che abbiamo chiamato Intensive Enlightment, con il Tantr inteso come spiritualità dell’amore, con la meditazione sufi di Faisal Muqqadam chiamata il sentiero di diamante. Noi siamo per i metodi reali e concreti: poco studio e sperimentazione diretta. Le varie scuole seguono le loro tradizioni, noi le sperimentiamo tutte, ogni scuola ha le sue prerogative e le sue tecniche, noi controlliamo con l’holotester, poi la gente sceglie». Al Villaggio globale si possono incontrare, infatti, frati francescani, Lama tibetani, sciamani sudamericani, sufi, monaci giapponesi, Padri barnabiti, esperti di yoga, Tai Chi, Vipassana e altro ancora. «Il nostro scopo educativo è duplice - spiega ancora il dr. Montecucco - far conoscere differenti approcci spirituali per sviluppare la tolleranza e la comunione e stimolare esperienze interiori profonde con differenti maestri spirituali di tecniche di meditazione per sostenere la crescita e l’evoluzione umana».
Federico Nitamo Montecucco controlla e sperimenta in maniera scientifica gli effetti armonizzanti della meditazione: «le nostre tecniche sono molto avanzate. Usiamo l’elettroencefalografo e abbiamo constatato che durante la meditazione si arriva a sincronizzazioni vicine al 100 per 100 di più persone che meditano vicine. Usiamo anche la tecnica atisha che è il contrario del pensiero positivo americano che rimuove tutto il negativo. Bisogna prima pulire la sporcizia che è dentro di noi. Con questo tipo di meditazione abbiamo risolto problematiche di vario genere. Siamo il laboratorio privato più avanzato d’Italia per la ricerca sulla coscienza, la psicosomatica e la meditazione». È stato dimostrato che la meditazione ha effetti neuro fisiologici sulla salute psicofisica. Ricerche internazionali hanno evidenziato che aumenta e armonizza le attività del cervello, rilassa e apre il cuore calmando la circolazione, aumenta la capacita del sistema immunitario, libera i muscoli dall’acido lattico e dai radicali liberi che causano l’invecchiamento.
Per saperne di più www.globalvillage.com

 

 
Powered by Main Street Modena