Chi sono gli Estensi? Quali territori dell’Italia centro-settentrionale hanno governato? Come si chiamano e dove vivono gli eredi? A queste e a tante altre domande risponde “Atlante Estense, mille anni nella storia d’Europa: gli Estensi a Ferrara, Modena, Reggio, Garfagnana e Massa Carrara”, il volume del giornalista Claudio Maria Goldoni, direttore responsabile di “TeleStudio Modena” e collaboratore della “Gazzetta di Modena”, presentato alla stampa lo scorso 14 dicembre dal sindaco di Modena Giorgio Pighi nella Sala del Vecchio Consiglio del Palazzo Comunale.
L’elegante volume di 312 pagine, edito da Carlo Bonacini per Artestampa, è preceduto dalle prefazioni di Bruno Andreolli, ordinario di Storia Medioevale all’Università di Bologna e di Angelo Spaggiari, incaricato di Archivistica all’Università di Modena e Reggio nonchè ex direttore dell’Archivio di Stato di Modena e presidente della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi e offre un articolato susseguirsi di testi, di finestre ed illustrazioni, un panorama, al tempo stesso conosciuto ed inedito, di quella che fu la millenaria presenza estense su quella striscia di territorio tra l’Adriatico e il Tirreno, il c.d. “corridoio estense”, con particolare riguardo alla storica zona dell’Oltrappennino modenese.
“L’opera è diretta al grande pubblico - afferma Claudio Maria Goldoni - soprattutto ai giovani. Per questo ho cercato di descrivere le vicende che hanno visto come protagonista questa famiglia in modo semplice, schematico, avvincente, cercando soprattutto di mettere in relazione il passato con il nostro presente.”
Si tratta quindi di un volume dal carattere divulgativo, di facile lettura, utilizzabile anche a scopo didattico nel mondo della scuola, con caratteristiche davvero nuove rispetto ad altre opere di questo genere che ci mostra e ci invita ad approfondire l’appassionante storia dei nostri antenati che avevano fatto di Ferrara prima, e di Modena poi, la loro capitale.
“Purtroppo – continua Goldoni – le vicende millenarie di Casa d’Este sono poco conosciute. Anzi si può dire che nei confronti della nostra storia patria estense vi sia stato per decenni un vero e proprio ostracismo, una sorta di “damnatio memoriae”.
Nei testi scolastici solo alcune righe sono dedicate a questa grande famiglia. Lo Stato Sardo-Piemontese, divenuto dapprima l’autoritario Stato italiano dei Savoia, poi lo Stato dittatoriale fascista, nazionalista ed accentratore, ha cercato di cancellare tutto. Credo quindi che a distanza di più di 150 anni dall’Unità d’Italia sia giunta l’ora di rendere omaggio, senza preconcetti storici e politici, alla verità storica e al ruolo che gli Estensi, nel bene e nel male, hanno avuto, con la consapevolezza che soltanto sul loro passato gli ex territori estensi potranno costruire la propria identità futura”.
L’opera di Claudio Maria Goldoni, che prima di dedicarsi esclusivamente al giornalismo è stato docente di diritto ed economia politica negli Istituti “Meucci” di Carpi, “Baggi” di Sassuolo e “Barozzi” di Modena, narra la storia estense nella sua globalità (comprendendo sia gli Estensi di Ferrara, sia quelli di Modena) sulla prestigiosa scia inaugurata da Luciano Chiappini nel 1957, poi seguita da Bruno Rossi ( 1972 ), da Giuseppe Panini ( 1996 ) e da Riccardo Rimondi ( 2008 ). Il libro gode del patrocinio dei Comuni di Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Castelnuovo Garfagnana, Massa, Carrara, Formigine e del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e si avvale del contributo della Banca Popolare dell’Emilia Romagna.
Arricchito di cartine geografiche satellitari, ritratti, stemmi, dedica un’ampia documentazione iconografica a tutte le manifestazioni storiche del territorio che si ricongiungono a Casa d’Este: il “Palio” di Ferrara, le “Serate Estensi” di Modena, “La Quintana Cybea” di Massa; in queste foto, tra damigelle e messeri, si riconoscono giornalisti, autorità, uomini politici e personaggi della nostra quotidianità, come, tanto per citarne alcuni, la mitica Maria Carafoli, organizzatrice di “Serate Estensi”, Giulia Neri, giornalista di TeleStudio Modena, Maria Piera Ricchi, docente di italiano e storia al Liceo Tecnologico “Volta” di Sassuolo e il giornalista RAI Paolo Pini.
Da non dimenticare il contributo dato al volume da SAIR Martino d’ Austria-Este che ha concesso alcune fotografie di famiglia che illustrano la storia contemporanea dei discendenti degli antichi duchi. Numerose immagini contenute nel libro ritraggono il fratello di Martino, il principe del Belgio Lorenzo d’Austria-Este, attuale portatore del titolo di duca di Modena, ritratto con la moglie Astrid, principessa del Belgio e il loro figlio Amedeo d’Austria-Este (nato in Belgio a Woluwe Saint Lambert il 26 agosto 1988) futuro erede del titolo di duca di Modena, Reggio e Massa Carrara.
Tra le centinaia di foto pubblicate c’è pure quella dell’arciduca Martino d’Austria-Este, che è spesso ospite di Modena – l’ultima volta per la XXII edizione del Premio Internazionale Profilo Donna lo scorso 26 novembre - ritratto in occasione della cena di gala tenutasi nel 2006 a conclusione del Convegno sugli Ordini Cavallereschi, insieme alla contessa Paola Avogadro di Valdengo, al marchese Guido Tacoli e alla professoressa Maria Piera Ricchi, studiosa che vanta al suo attivo numerose ricerche e seminari sulla storia e sui personaggi della corte estense in particolare sulla figura di Raimondo Montecuccoli.
Non è la prima volta che Claudio Maria Goldoni, laureato in Giurisprudenza all’Università di Modena, si occupa di storia: a partire dal 1991 ha infatti pubblicato sulla Gazzetta di Modena centinaia di articoli riguardanti la storia estense. Particolarmente apprezzata la serie di pezzi intitolati “Quando Modena arrivava al Tirreno” pubblicata nell’estate del 2001.
È stato inoltre coautore dell’antologia “Modena Estense” (Edizioni CDL, 2002) e del volume “C’era una volta il Modena (Edizioni Il Fiorino, 2010). Al suo attivo la realizzazione del documentario a carattere storico “Un treno per Auschwitz - Diario di un viaggio nella memoria” realizzato nel 2008 insieme a Maria Piera Ricchi. Goldoni ha inoltre partecipato in qualità di relatore a numerosi convegni e nel 2001 è stato nominato presidente dell’Associazione Francesco V d’Austria-Este.
Per la sua attività di carattere storico è stato inoltre insignito nel 2005 dall’Associazione Ducato di Massa del titolo di Cavaliere Crociato del Sacro Romano Impero. Dimenticavo… nel volume ampio spazio è dedicato ai personaggi femminili di Casa d’Este e, in appendice, si possono trovare anche le schede dedicate alle signore e alle duchesse di Ferrara Capitale e di Modena Capitale.
Non c’è che dire...per gli appassionati di dinastie, il libro è una vera e propria manna!