"Amarti ora e sempre" sono le parole con le quali Gabriele D'Annunzio dedica la Francesca da Rimini a Eleonora Duse, l'amata che l'avrebbe interpretata. Una frase che sembra legare il rapporto sentimentale con la divina Duse a quello di un'altra celebre coppia, quella di Paolo e Francesca, un amore struggente e appassionato quello di Francesca da Rimini nell'interpretazione di Eleonora Duse. Francesca, sposata a Gianciotto, è infatti amata e riama il cognato, Paolo il bello, di un sentimento che li avrebbe legati anche nella morte e che aveva ispirato, prima di D'Annunzio, Dante con il V canto della Divina Commedia. Così come per Francesca anche per la Duse la Francesca da Rimini rappresenta un momento di collaborazione e di amore per D'Annunzio. Il teatro Pavarotti diventa così la scenografia ideale per far rivivere la figura della Francesca da Rimini interpretata da Eleonora Duse, L'omaggio di Profilo Donna alla complessa figura dell'attrice e dei suoi rapporti internazionali pone al centro di questa iniziativa la figura di Francesca, nell'interpretazione della Duse, a testimonianza della viva suggestione che tuttora la Duse esercita sul mondo della cultura, non soltanto teatrale, unita al fascino che il personaggio di Francesca continua ad esercitare. In occasione dell'allestimento della mostra nella Rocca di Gradara che conserva al suo interno la celebre sala che ha visto l'amore di Paolo e Francesca la stilista Alberta Ferretti ha realizzato la riproduzione del costume di scena indossato nella Francesca da Rimini, arricchendo la suggestione del maniero. Se l'amore è il filo conduttore dell'omaggio alla Duse dal titolo Amarti ora e Sempre, ideato per questa particolare occasione da Laura Villani, Maria Ida Biggi, responsabile dei Fondi Teatrali della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, che possiede la più vasta collezione di materiali appartenuti ad Eleonora Duse che con Maurizio Scaparro e Alessandro Nicosia ha appena inaugurato lo scorso 3 dicembre al Vittoriano di Roma la mostra "Il viaggio di Eleonora Duse intorno al mondo" sulla figura di Eleonora Duse (vista come caso emblematico di donna imprenditrice che produce e finanzia le proprie imprese teatrali) per le celebrazioni ufficiali del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.
La grande attrice Eleonora Duse, uno dei "miti" che hanno caratterizzato, in Italia, l'affannosa ricerca di una identità nazionale intende restituire l'immagine complessa della personalità della "Divina" Eleonora nel panorama della cultura italiana e internazionale di fine Ottocento e inizi Novecento, sottolineando l'importanza che la sua presenza ha avuto non soltanto nella vita teatrale, ma più in generale, nella storia sociale e civile del nostro Paese dopo l'unificazione. Degna di grande attenzione infatti la libertà, l'autonomia creativa e lo spirito innovativo dell'arte di Eleonora Duse che rivela pionieristiche capacità imprenditoriali e indubbie doti organizzative dimostrate nella sua articolata produzione teatrale. Un'attrice che realizzò innumerevoli tournée nel corso della sua carriera, dal 1885 al 1924, attraverso le tappe in Sud America, Egitto, Russia, Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Austria, Paesi Bassi, Danimarca, Francia, Spagna e penisola Scandinava e altri paesi in cui è stata molto amata ed ha contribuito, in maniera determinante, al successo del teatro italiano nel mondo.
Il "personaggio" Duse, oltrepassa il suo rapporto con la scena, ed è testimoniato dai significativi nomi di alcuni personaggi celebri della cultura contemporanea internazionale con cui la Duse intrattiene significativi rapporti di stima e amicizia: Giuseppe Giacosa, Matilde Serao, Arrigo Boito, Alexandre Dumas fils, Hermann Sudermann, Giovanni Verga, Marco Praga, Gabriele d'Annunzio, Giovanni Papini, Luigi Pirandello, Sibilla Aleramo, Camille Mallarmé, Hugo von Hoffmansthal, Rainer Maria Rilke, George Bernard Shaw, Edouard Schneider, Isadora Duncan, Edward Gordon Craig, Yvette Guilbert, Aurélien Lugné-Poe, Auguste Rodin, Laurence Alma Tadema, Mariano Fortuny e Natalia Gontcharova. Le tappe delle sue tournées vanno dall'esordio all'estero nel 1885 in Sud America, dove porta un repertorio basato soprattutto su testi teatrali francesi; le tournées degli anni novanta dell'Ottocento, iniziate in Egitto nel 1891 e proseguite per l'intero decennio in tutta Europa, in Russia e negli Stati Uniti. In questi anni la Duse interpreta ancora testi francesi e aggiunge testi italiani come quelli di Goldoni, Marco Praga e Verga, traduzioni da Shakespeare appositamente eseguite per lei da Arrigo Boito; inserisce inoltre pièces di Ibsen. Nei primi anni del Novecento l'attrice porta in Europa e negli Stati Uniti e ancora in Sud America i testi teatrali che Gabriele D'Annunzio ha scritto per lei, oltre al suo solito repertorio. L'ultima tournée dal 1921 al '24 parte da Torino con una storica messinscena de La donna del mare di Ibsen, prosegue a Vienna e a Londra per concludersi negli Stati Uniti attraversati in lungo e in largo da New York a Chicago, da Philadelphia a l'Avana, da New Orleans a San Francisco fino a Pittsburgh. Un lungo peregrinare in Sudamerica, Stati Uniti, Egitto, Russia, paesi di area tedesca, Inghilterra, Paesi Bassi, Danimarca, Francia, Grecia, Spagna e penisola Scandinava, ricostruisce chiaramente il successo del teatro italiano nel mondo e fa della Duse una figura essenziale per la promozione della cultura italiana post unitaria.