PROGETTO DONNE E FUTURO
Newsletter del 20 settembre 2021

PROGETTO DONNE E FUTURO è un laboratorio di approfondimenti, idee, studi e proposte fondato e guidato da Cristina Rossello (https://www.progettodonneefuturo.org). La newsletter è focalizzata sui temi economici e offre innanzitutto dati ed analisi fondamentali per elaborare soluzioni immediatamente praticabili. In questo numero, segnala la Presidente Cristina Rossello, “Oltre al PNRR che prevede investimenti in ogni Paese europeo per favorire la parità di genere vi sono programmi mondiali che si stanno sempre più concentrando su azioni esecutive e su investimenti diretti per ridurre ogni gender gap. Il GLOBAL ACCELERATION PLAN è uno di questi e, per le dimensioni dell’investimento, sicuramente il più importante: 40 miliardi di dollari. PROGETTO DONNE E FUTURO vuole svolgere la sua parte e dare  evidenza, supporto e sostegno per l’attuazione degli investimenti previsti. In particolare nell’area dell’emersione, riconoscimento e monetizzazione del lavoro di cura parentale e in generale di tutti i lavori di prossimità.”
Il Generation Equality Forum si è concluso a Parigi il 2 luglio scorso con l’annuncio di stringenti impegni in materia di uguaglianza di genere e il lancio di un piano d’azione globale di 5 anni per accelerare la gender equality entro il 2026. L’agenda fortemente orientata all’azione del Forum sarà sostenuta da quasi 40 miliardi di dollari di investimenti raccolti, nonché da ambiziosi impegni politici e di programma da parte di governi, filantropia, società civile, organizzazioni giovanili e settore privato. La monumentale conclusione arriva in un momento critico in cui il mondo registra l’impatto sproporzionato e negativo che il COVID-19 ha avuto su donne e ragazze. I partecipanti hanno insistito per uno stimolo forte verso l’universo femminile e piani di ripresa per garantire che le donne e le ragazze non vengano lasciate indietro mentre il mondo si ricostruisce. I 40 miliardi di dollari di investimenti confermati alla chiusura del Forum rappresentano un importante cambio di passo nelle risorse per i diritti delle donne e delle ragazze. La mancanza di finanziamenti è ampiamente intesa come una delle ragioni principali dei lenti progressi nel  promuovere l’uguaglianza di genere e nell’attuazione dell’agenda per i diritti delle donne della Conferenza di Pechino del 1995. Alla fine del Forum, i Governi e istituzioni si sono impegnati a investire 21 miliardi di dollari per la parità di genere, 13 miliardi di dollari saranno devoluti da parte del settore privato e 4,5 miliardi di dollari da organizzazioni filantropiche. Organismi delle Nazioni Unite, organizzazioni internazionali e regionali sono impegnate per un totale di 1,3 miliardi di dollari. Oltre a questi giganteschi investimenti, molte organizzazioni hanno assunto forti impegni politici e di programma, tra cui 440 organizzazioni della società civile e 94 organizzazioni guidate da giovani. L’agenda delle azioni su cui investire è contenuta in un documento il GLOBAL ACCELERATION PLAN. Qui di seguito lo illustreremo e  cercheremo di indicare qualche azione specifica da indirizzare per raggiungere gli obiettivi e far toccare il nostro Paese da questo sforzo importante che è stato fatto.
In particolare l’attenzione dell’associazione PROGETTO DONNE E FUTURO è focalizzata sul piano di azioni che è stato raccolto sotto la definizione GIUSTIZIA E DIRITTI ECONOMICI:
1. Entro il 2026, deve aumentare il numero di paesi con una serie completa di misure per servizi di assistenza di qualità pubblici e privati verso le donne, leggi e politiche di riforma, anche attraverso investimenti pari almeno al 3-10% del reddito nazionale con  creazione fino a 80 milioni di lavori legati al care giving da riconoscere come tali, riducendo e redistribuendo il lavoro di cura non retribuito e ricompensandolo adeguatamente rivendicandone i diritti anche nel settore privato;
2. Creare un ambiente favorevole ad una normativa e a una politica inclusiva e abilitante e coinvolgere le donne in una maggiore presenza di lavoro nell’economia formale e informale per ridurre il numero di lavoratrici che vivono in povertà entro il 2026 di almeno 17 milioni di unità e diminuire il divario di forza lavoro tra donne con bambini e uomini giovani della metà, con conseguente crescita di 84 milioni in più di donne che entrano nel mondo del lavoro;
3. Espandere l’accesso e il controllo delle donne sulle risorse produttive attraverso l’aumento dell’accesso delle donne al controllo sulla terra e il numero di imprese possedute da donne entro il 2026. Per fare questo:
i. Accesso sicuro alla proprietà e controllo della terra e degli alloggi per 7 milioni di donne;
ii. Divario di genere nell’inclusione finanziaria delle donne ridotto al 6% aumentando sia l’inclusione finanziaria formale che informale, anche per le donne a rischio di essere escluse dai servizi finanziari formali;
iii. Far crescere il numero di piattaforme femminili legate a programmi nazionali di emancipazione economica che integrano la finanza digitale servizi e partecipazione;
iv. Aumentare il numero di imprese di proprietà di donne del 25% in tutti i contesti, compresi quelli fragili e in situazioni di conflitto.
4. Progettare e implementare piani macroeconomici sensibili alla parità di genere, revisioni di budget e pacchetti di stimolo finanziario per fare in modo che il numero di donne e ragazze che vivono in povertà si riduca di 85 milioni anche attraverso piani e sistemi di protezione sociale pubblica entro il 2026.
In un’immagine sintetica qui sopra sono riepilogati gli obiettivi. Ma quali azioni concrete sono state individuate tali da costituire traccia per gli investimenti?
azione 1 - Aumentare la dimensione economica delle donne facendo emergere la ‘care economy’
azione 2 - Espandere lavoro dignitoso e impiego per le donne sia in contesti economici formali che informali
azione 3 - Aumentare l’accesso e il controllo delle donne alle risorse produttive
azione 4 - Promuovere economie favorevoli alla parita’ di genere attraverso incentivi economici

L’impegno di PROGETTO DONNE E FUTURO è quello di raccogliere lo stimolo e l’impulso dato dal GENDER EQUALITY FORUM e dirigerlo verso azioni concrete che contribuiscano alla realizzazione del piano. In questo senso aderirà alla piattaforma che sta raccogliendo tutti i soggetti attivi e operativi nei vari territori e sui vari obiettivi.

 

 

 

 
Powered by Main Street Modena