DONNE IN PRIMA LINEA NELL’ERA PANDEMICA

di Davide Rossello

Il 22 giugno si è tenuto in live streaming un importante evento organizzato da LEAF, Leadership Al Femminile del Canova Club Milano, dal titolo “Donne in prima linea: ricostruire un mondo resiliente e antifragile nell’era pandemica”.
L’evento ha visto la partecipazione della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, dell’Amministratrice Delegata di Microsoft Elisabetta Candiani, della Psichiatra e Docente alla Icahn School of Medicine, Mounth Sinai Ospital, New York  Silvana Riggio, della Deputata e Presidente del Progetto Donne e Futuro Cristina Rossello ed è stato coordinato dalla Socia Canova Club Milano e Caporedattrice del Sole24ORE Laura La Posta.
La premessa parte dalla costatazione di come in una situazione come quella del Covid-19 le donne sono state in prima linea, lavorando in trincea negli ospedali, a casa - agendo sulla coesione familiare e sociale e prendendosi cura delle persone amate -, al lavoro ed al volontariato sociale.

Pur tuttavia l’ONU evidenzia che le donne sono le vittime più nascoste e danneggiate dalla crisi, perché attive soprattutto nell’economia casalinga, o perché penalizzate nella gestione del lavoro.
Ma la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ritiene che saranno le donne la leva della ripartenza, e la Presidente del Progetto Donne e Futuro, Onorevole Cristina Rossello evidenzia come siano le giovani donne la chiave per accedere a un futuro migliore. Come testimonianza dell’importante apporto femminile la psicologa Silvana Riggio ha curato i disturbi post traumatici da stress ed è stata in prima linea come volontaria curando i malati e lenendo i loro danni mentali. Infine Silvia Candiani, come Amministratrice delegata di Microsoft, ha studiato il Piano Ambizione Italia #DigitalRestart da 1,5 miliardi di dollari per accelerare la digitalizzazione.
Partendo dall’allarme Onu sulla sostenibilità sociale del post Covid19, secondo il quale sono stati cancellati i progressi sociali conquistati con enorme difficoltà negli ultimi decenni e sono state mietute molteplici vittime, soprattutto nel mondo femminile, il Segretario Generale Antonio Guterres ha chiesto con forza il “cessate il fuoco” della violenza domestica, cresciuta a dismisura nelle attuali circostanze ed ha chiesto ai Governi di mettere al centro delle loro strategie per la ripresa le donne, innanzi tutto promuovendole come leader e poi eliminando le disuguaglianze che si stanno ampliando. Il 60 per cento delle donne, come riportato nell’articolo “L’Onu: l’era pandemica è insostenibile per le donne.
Casellati: ora le riforme” pubblicato il 22 giugno sul Sole 24 ORE a firma di Laura La Posta, “lavora nell’economia informale: milioni di quei posti di lavoro sono scomparsi durante la pandemia e il lockdown.
La chiusura delle scuole e l’aumento dei compiti di cura dei familiari a casa o malati hanno aumentato il loro carico di lavoro non retribuito, impedendo la ricerca di nuove opportunità d’impiego.
I danni sono devastanti.

L’intervento della Presidente del Senato
Infatti, come ha osservato nel suo messaggio al Canova Club la Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, il potenziale femminile inespresso vale più di un quarto del Pil mondiale e “per ogni esempio di successo femminile che celebriamo nel mondo del lavoro, dell’economia, della cultura, della scienza e nelle istituzioni, ci sono ancora troppe storie non raccontate di pregiudizi e barriere sociali. Storie di donne di talento, competenze e professionalità che ancora non sono messe nelle reali condizioni di esprimere pienamente il loro potenziale”. Di fronte alla chiusura delle scuole e alla sospensione di molti servizi essenziali -   continua la Presidente, - “sono state costrette a reinventare completamente le proprie giornate per conciliare al meglio lavoro, casa, cura dei figli e spesso anche l’assistenza degli anziani e degli ammalati. Sono state protagoniste di una nuova silenziosa resistenza quotidiana, combattuta con le armi della creatività, dell’intelligenza, della generosità, della concretezza e della forza di volontà”. Proteggere il ruolo delle donne significa– sottolinea la Presidente – “riconoscere con atti concreti il loro diritto a vedere finalmente riconosciuti e premiati i loro meriti.” Concordi le altre Relatrici.
L’Onorevole Avvocato Cristina Rossello, fondatrice del Progetto Donne e Futuro sottolinea come “sono le giovani donne, in particolare, la risorsa da valorizzare per accedere a un futuro migliore, più equo e sostenibile. Con il Progetto Donne e Futuro abbiamo  aperto la strada professionale a tantissime giovani di tutto il Paese, aiutandole a realizzare i loro sogni e le loro ambizioni. Le giovani ci chiedono solo che siano riconosciuti i loro meriti, oltre a consigli e mentoring. In cambio, quando riescono a realizzarsi nella vita personale e nel lavoro, ma danno alla società un enorme apporto, con una passione, un senso civico e un’abnegazione senza pari.
Bisogna dar loro fiducia e si verrà ricompensati con un effetto moltiplicatore tangibile e positivo sulla società”.

Le raccomandazioni della Professoressa in Psichiatria
Il Professore Ordinario di Psichiatria Silvana Riggio ha avvertito che il rischio burnout è più forte per le donne, proprio perché gravate da compiti di cura impegnativi, oltre che dal lavoro. I risvolti psicologici della ripartenza non sono da sottovalutare. “Le imprese  farebbero bene a creare dei programmi che mirano a rafforzare il benessere dei lavoratori, con particolare riferimento alla componente femminile della forza lavoro, anche per non perdere produttività e opportunità di rilancio.”

I consigli dell’Amministratore Delegato di Microsoft Italia
Infine Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Micrsosoft Italia e prima country manager italiana donna dell’azienda istituita da Bill Gates, parla del loro nuovo piano “Ambizione Italia #Digital Restart”, del valore di 1,5 miliardi di dollari, che vuole accelerare la digitalizzazione del Paese.
La manager consiglia alle giovani donne di studiare e lanciarsi nel mondo delle tecnologie, data la nuova esigenza di competenze e una attuale tendenza a valorizzare i talenti femminili.

 

 

 

 
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