L’Avvocato Rossello per la presentazione nella Capitale del suo Progetto Donne e Futuro ha scelto lo Spazio Cremonini al Trevi, sito archeologico che ha visto la luce grazie all’impegno e alla volontà di una famiglia industriale italiana, la famiglia Cremonini. La padrona di casa Claudia Cremonini, prescelta dall’Avv. Rossello quale madrina di Progetto Donne e Futuro per l’Emilia Romagna, ha aperto le porte di questo angolo di Roma, esempio di mecenatismo e primo caso di azienda privata a cui lo Stato ha affidato la gestione di un sito pubblico.
Progetto Donne e Futuro è stato presentato dalla sua promotrice e presidente, Avv. Cristina Rossello, anche nella Capitale, con il patrocinio degli enti territoriali competenti e del Ministero degli Affari Europei, per parlare del ruolo del tutoraggio femminile come metodo nuovo per crescere e migliorare la società, educandola, nell’affascinante cornice dello Spazio Cremonini al Trevi, sito archeologico a pochi passi dalla Fontana di Trevi, ospitato dalla padrona di casa Claudia Cremonini, madrina di Progetto Donne e Futuro per il settore food made in Italy e prima mentore per l’Emilia Romagna.
Claudia Cremonini, responsabile delle relazioni esterne e dell’area marketing del Gruppo, ha aperto il Convegno “Il contributo femminile nelle professioni, nell’arte, nello sport e nelle imprese per lo sviluppo dell’economia”, illustrando alla platea di Progetto Donne e Futuro la storia dello Spazio Cremonini al Trevi che sorge nell’ex Cinema Trevi.
«Nel 1985 mio padre acquistò l’ex Cinema Trevi, chiuso dal 1980, con lo scopo di realizzare in questi spazi un’attività di ristorazione (oggi qui si trova l’Harry’s Bar Trevi). A metà degli anni novanta abbiamo presentato il progetto di ristrutturazione del sito che comprendeva anche il disegno di un cinema con una programmazione di documentari su Roma e nel 1999 iniziarono gli scavi nel sottosuolo perché avevamo bisogno di spazio. Appena tre giorni dopo fu scoperto il primo muro e, come accade per legge, la Sovrintendenza bloccò i lavori immediatamente. Due le possibilità: chiudere e ristrutturare solo i piani rialzati dell’ex Cinema Trevi oppure finanziare l’area archeologica. Mio padre, Luigi Cremonini, emiliano e grande amante della capitale, decise di finanziare interamente lo scavo. I lavori durarono dal 1999 fino al 2011. Siamo scesi 9 metri dal calpestio della strada per un’area che ha riguardato 450 mq del palazzo e sono state rinvenute stratificazioni di una Roma imperiale del I secolo d.C. e di altre epoche fino a quella Medievale. Il sito è stato aperto al pubblico nel 2003 e siamo il primo caso di un’azienda privata italiana a cui lo Stato ha affidato la gestione di un sito pubblico. È stato complicato, ma siamo riusciti con caparbietà e dedizione a portare tutti i reperti alla luce, visibili e contestualizzati nello stesso sito in cui sono stati rinvenuti».
L’Avv. Cristina Rossello ha ringraziato Claudia Cremonini, rappresentante di un’azienda che non genera delocalizzazione poiché produce prodotti alimentari italiani che non possono prescindere dal territorio e che genera ricchezza con l’export. Oggi Cremonini è, nel settore food, il terzo gruppo italiano per dimensione, dopo Ferrero e Barilla, con circa 6.000 dipendenti e ha saputo conquistarsi una leadership anche europea. «L’orgoglio di essere la madrina di un settore di cui vado fiera, quello del food made in Italy, mi ha spinto ad accettare l’invito di essere madrina di una giovane talento perché investire nelle giovani risorse vuol dire investire nelle aziende stesse» ha commentato così, Claudia Cremonini, il suo ruolo di madrina del Progetto.
Molti i nomi di spicco delle Istituzioni e dell’Industria italiane che hanno voluto inviare i loro saluti al presidente di Progetto Donne e Futuro, in occasione dell’appuntamento di Roma.
In particolare, all’Avvocato Cristina Rossello sono arrivati i saluti istituzionali del Ministro Elsa Fornero che sono stati condivisi con la platea. «Un ringraziamento all’Avv. Cristina Rossello per il convegno sul tema “Il contributo femminile nelle professioni, nell’arte, nello sport e nelle imprese per lo sviluppo dell’economia”.
Come immagino voi sappiate sono sensibile alla tematica delle parità di genere e in modo particolare alla problematica relativa dell’occupazione femminile. Nel nostro paese la partecipazione delle donne al mercato del lavoro è molto bassa e superare questo ritardo è proprio uno degli obiettivi della riforma del mercato del lavoro del Governo Monti. Ritengo, inoltre, che un ulteriore passo in avanti per raggiungere l’obiettivo possa essere quello delle quote rosa nelle aziende e nelle istituzioni politiche. La strada da percorrere per realizzare nel nostro paese una vera parità tra uomini e donne nell’economia e nella società civile è ancora lunga, ma sono convinta che un importante ruolo possa essere svolto da Progetto Donne e Futuro», questo il messaggio del Ministro Fornero.
Altri saluti istituzionali sono arrivati da Bruxelles, da parte della professoressa Federiga Bindi, Direttore Istituto Italiano di Cultura, che nel suo messaggio ha ricordato l’intervento di Cristina Rossello al Parlamento europeo lo scorso 7 maggio in occasione del Convegno – dibattito Women on Boards, an Italian Contribution to the European Open Consultation e l’importanza di Progetto Donne e Futuro come best practice da studiare e imitare.
Nell’ambito del discorso fatto in apertura dei lavori del Convegno, l’Avvocato Cristina Rossello ha voluto riprendere alcuni passaggi della storia italiana, spiegando come, ripercorrendo recentemente le pagine dei “Doveri dell’uomo” di Giuseppe Mazzini ha trovato una frase che ha voluto richiamare. «Voglio condividerla con le persone che seguono il progetto e spiegare il perchè la ritengo significativa. Mazzini, nella seconda metà dell’Ottocento scriveva: “L’emancipazione della donna darà al vostro lavoro la consacrazione d’una verità universale”. Facendo una ricerca abbiamo scoperto che nel 1881 nacque a Milano la prima associazione italiana per l’emancipazione della donna. La fondatrice aveva messo nella lettera di accompagnamento alla formazione di questa istituzione queste parole: “Istruzione e lavoro ecco le sole forze che possono e debbono risollevare la donna ed emanciparla”. E c’era anche questa frase, che considero molto moderna: “Finché la società non l’avrà fatto, nessun argine resisterà al torrente della corruzione né una diga si opporrà al degradamento morale e materiale della specie”. Una coincidenza straordinaria di pensiero su cui si basa oggi anche la nascita di Progetto Donne e Futuro, perché ci sono delle donne che vogliono essere di riferimento, dire la loro, preparare un tessuto sociale diverso e lo possono fare attraverso la solidarietà, la generosità, il sostegno, la condivisione, l’ascolto».
La sessione dei lavori del Convegno è stata moderata da Maria Silvia Sacchi, giornalista del Corriere della Sera e firma del Corriere Economia, con l’intervento di Angela Di Luciano, già editor del Gruppo Sole 24 Ore e ora libera professionista per la progettazione di titoli di saggistica e la scoperta di nuovi talenti, Marina Brogi Vicepreside della Facoltà di Economia e Professore ordinario di Economia dei mercati finanziari all’Università Sapienza di Roma e da maggio membro del Consiglio di sorveglianza di A2A, Enrica Vigato Direttore editoriale di Who’sWho in Italy e responsabile del sito www.progettodonneefuturo.it, Maurizia Iachino partner di Key2People. Esperta di executive search, Maurizia Iachino ha esposto alla platea la situazione nell’ambito della ricerca di profili per ruoli di leadership: «Delle 164 donne pronte per ruoli dirigenziali individuate nella ricerca svolta sotto l’egida della Professional Women’s Association, oggi circa l’85% di loro sono in consigli di amministrazione. Questo mi fa pensare che i criteri di individuazione dei profili siano stati indicati bene e che le società hanno apprezzato questo strumento di individuazione.
In realtà, il processo di rinnovamento dei consigli con la legge delle “Quote rosa” ha fatto bene a tutto il sistema.
Quando gli azionisti hanno pensato a come inserire i profili femminili, hanno dovuto rivedere tutta la struttura del board portando un circolo virtuoso di miglioramento per l’economia e il sistema paese» così ha sintetizzato Maurizio Iachino.
Dagli interventi delle relatrici, completati dall’illustrazione delle proposte per Progetto Donne e Futuro da parte di Fulvia Guazzone (Latuaideadimpresa.it) e Benedetta Donato (“Prendersi cura del bello: un’arte tutta al femminile”), sono emersi alcuni dettagli che scandiranno le tappe dei prossimi mesi. Saranno presto proposti incontri negli atenei per mostrare percorsi che potranno aiutare i giovani a chiarire quali sono i percorsi di laurea meglio qualificanti e lo strumento sarà il role model per rafforzare la fiducia nelle proprie potenzialità. Nel contempo, si svolgeranno incontri con le associazioni d’impresa su tutto il territorio nazionale per illustrare i casi in cui l’apporto del profilo femminile nei ruoli di leadership abbia concretamente inciso sulla performance dell’azienda. Non ultimo, Progetto Donne e Futuro svilupperà la comunicazione sui social network.
Cristina Bicciocchi ha ricordato che Progetto Donne e Futuro assegna, per merito, importanti borse di studio attraverso il Premio Profilo Donna Junior e ha introdotto le testimonianze delle madrine e delle pupil presenti in sala le cui esperienze saranno presto raccolte in un libro.
L’Avv. Cristina Rossello ha voluto che questo secondo anno di Progetto Donne e Futuro si sviluppasse sotto la guida di una massima, una traduzione libera di un passaggio di una poesia di Emily Dickinson: “Non sapremo mai quanto siamo alte finché non proveremo ad alzarci”.
Intervistate da Alessandra Perera, le madrine Daniela Girardi Javarone Presidente dell’Associazione Amici della Lirica di Milano (canto), Regina Schrecker (moda), Loredana Vido (medicina), Maria Giani Pollastrini (nautico), e le pupil Aurora Di Sclafani (enologia, Piemonte) e Alice Scarzello (nautico, Liguria) hanno testimoniato le loro personali esperienze come donne e come madrine e pupil nel Progetto Donne e Futuro.
La partecipazione all’incontro presso lo Spazio Cremonini al Trevi è stata particolarmente sentita e hanno applaudito a Progetto Donne e Futuro il Colonnello Dott. Giuseppe Fausto Milillo del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e Presidente della Fondazione Italiana Legalità e Sviluppo, che ha ricordato che il primo reparto anti stalking è stato attivato proprio dall’Arma; Anna Giulia Sacchi che ha portato i saluti del Vicepresidente Giunta Regione Piemonte Ugo Cavallera e del Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota; l’onorevole Sandra Cioffi, l’onorevole Mariella Zezza Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio, la quale ha espresso il suo apprezzamento «per l’importante contributo offerto dall’iniziativa che ha premiato alcune giovani ragazze testimoni delle eccellenze femminili per lo sviluppo dell’economia del nostro Paese». «È importante capire che l’innovazione del mercato del lavoro - ha proseguito l’Assessore Zezza - non può prescindere dal garantire il giusto spazio all’imprenditoria femminile. Il Progetto Donne e Futuro attraverso la solidarietà tra donne e per le donne offre questo spazio. Siamo orgogliosi e dei risultati raggiunti a Latina e del successo dell’iniziativa che siamo certi non si fermerà qui».