Patrizia Giallombardo
(PPD 2022)

Cecilia Gasdia

Intervista di Cristina Bicciocchi - foto di Francesca Pradella

Commissario Tecnico della Nazionale di Nuoto Sincronizzato. Collaboratrice tecnica delle squadre nazionali dal 1989, viene nominata Coordinatrice tecnica nel 2006 e commissario tecnico nel 2011. Sposata con l’On. Massimo Zunino, è madre di Mattia. Dopo aver praticato nuoto a livello agonistico, inizia giovanissima l’attività di istruttrice di nuoto nel 1982 con l’Amatori Nuoto Savona. Nel settembre del 1986 ha contribuito alla costituzione del settore nuoto sincronizzato presso la Rari Nantes Savona, ricoprendone i ruoli prima di allenatore e poi di direttore tecnico. Con la Rari Nantes Savona ha vinto diciotto titoli nazionali di società. Nella lunga carriera da Allenatrice di Nuoto Sincronizzato ha collaborato per tre anni con Giulie Sauvè, direttore tecnico della nazionale Canadese, cinque anni con Marina Terrekova, tecnico della nazionale Russa, Maria e Gana Maximova coreografe della nazionale Russa e Stephan Miermont Coreografo della Nazionale USA e ha allenato le più importanti atlete italiane. Sotto la sua guida la squadra nazionale è cresciuta gradualmente e in modo costante. Dal 2014 in poi è un susseguirsi di ottimi risultati in competizioni a livello europeo e mondiale. Il momento più straordinario è ai campionati mondiali di Budapest 2017 con il primo e storico oro di Flamini e Minisini nel duo misto tecnico seguito dall’argento dello stesso Minisini con la Perrupato nel duo libero. Agli Europei di Glasgow, nel 2018, Linda Cerruti conquista la prima medaglia d’argento nel solo che si somma agli altri cinque bronzi e quattro argenti ottenuti dalla nazionale nella stessa competizione. Nel 2019 un nuovo importantissimo risultato è la prima medaglia d’argento con l’esercizio squadra routine Highlight e due medaglie d’argento con il duo misto. Alle Olimpiadi di Tokyo del 2021, sono stati ottenuti ottimi risultati e nel 2022 la Nazionale è Campione del Mondo. 

Buongiorno dr.ssa Giallombardo ancora complimenti vivissimi a Lei e alle sue atlete per i risultati conseguiti i questi ultimi anni! Come si prospetta e quali saranno le gare più importanti da affrontare in questo 2023? 

Anche quest’anno avremo una stagione impegnativa. Le gare principali saranno i Giochi Europei dal 21 al 25 giugno in Polonia e i Campionati Mondiali Fukuoka che si terranno a dal 14 al 22 luglio. La nazionale che affronterà questi appuntamenti è quasi completamente rinnovata rispetto allo scorso anno. Il ricambio generazionale è stato imponente: la squadra è molto giovane, e anche per quello che riguarda il doppio presenteremo una nuova coppia. In altre parole, sarà una grande sfida! Ma le grandi sfide mi sono sempre piaciute e sono quelle che riescono a darmi gli stimoli giusti per dare il massimo.  

Facciamo un passo indietro e ricordiamo che è stato grazie a Lei che si è costituito il settore del nuoto sincronizzato presso la Rari Nantes di Savona nell’86 ricoprendone prima i ruoli di allenatore poi di direttore tecnico. Sinceramente allora si sarebbe aspettata un’evoluzione di questa specialità tanto da diventare Campioni del Mondo? 

Sinceramente non me lo sarei mai aspettato, mentirei se dicessi il contrario, ma l’ho sempre desiderato e sognato. E sono convinta che inseguire un sogno, che magari all’inizio può sembrarci irrealizzabile o lontanissimo dalle nostre possibilità, è il modo giusto per fare grandi cose. Insieme a tanto lavoro portato avanti con determinazione e umiltà.  

Quali sono stati gli “ingredienti” che hanno contribuito a questi risultati eccezionali e quale è stata la sua emozione più grande.

Non smettere mai di sognare, lavorare molto mettendomi ogni giorno in discussione per cercare di migliorarmi. Ho avuto la fortuna di avere il mental coach migliore del mondo nei momenti difficili, il mio papà! Ogni gara è un’emozione diversa e indelebile. Quella che mi ha emozionato di più probabilmente è stata quella per la qualifica della squadra alle Olimpiadi di Rio 2016. Sulla carta era una missione quasi impossibile: dovevamo battere la Spagna, una nazione che per anni era la terza al mondo, e nel nostro sport ci vogliono anni per superare nazioni medagliate. A ripensare a quell’impresa ancora i brividi, i pianti e le urla di gioia! 

Sul palco di Profilo Donna ci ha raccontanto, tra l’altro, la difficoltà di programmare gli allenamenti durante il periodo pandemico e che, molto spesso nei mesi di lockdown, ha preparato le sue atlete non solo a distanza, ma anche a secco.... 

 Il periodo pandemico ci ha messo a dura prova, ma è stata anche l’occasione per innovare e inventarsi qualcosa di nuovo. Ho cercato di stimolare le mie atlete provando ad organizzare allenamenti a secco via zoom anche con altre nazioni, penso all’Ucraina o alla Grecia, e anche con atri sport come ad esempio la ginnastica ritmica. Era un modo per uscire dall’isolamento e restare squadra, ma è stata anche l’occasione per incontrare nuovi metodi e nuove tecniche

  Ci racconti come avviene la selezione della squadra e quali sono le caratteristiche principali per diventare una brava sincronette? Cerco di fare una prima selezione molto ampia, circa 60 atlete per categoria. Le caratteristiche principali che tendo a ricercare sono il galleggiamento, che noi in gergo chiamiamo la leggerezza in acqua, la velocità di spostamento in acqua e la flessibilità. Anche se la qualità principale, e la più importante, è la determinazione.

Oggi non più solo uno sport per donne, ma anche per atleti uomini che si sono recentemente distinti negli esercizi singoli o di coppia... Da quest’anno gli uomini potranno far parte anche della routine della squadra. Stiamo lavorando per poter inserire alla competizioni che si terranno quest’anno anche il nostro Giorgio Minisini.

Dall’alto della sua esperienza può ricordare anche a conclusione della nostra chiacchierata a tutte le nostre lettrici e lettori quanto sia importante praticare sport soprattutto per i giovani.... Praticare sport è importante per tantissime ragioni: contribuisce a definire un nostro stile di vita sano, al miglioramento e al mantenimento dello stato di salute, abitua alla competizione e allena a vincere la paura di mettersi in gioco, soddisfa la voglia di svago. Ma lo sport, a tutti i livelli, è soprattutto un modello di valori. Rispetto, collaborazione, integrazione e appartenenza, disciplina e costanza, impegno, sacrificio, motivazione e autostima sono tutte qualità che si allenano insieme con le qualità atletiche e sono un bagaglio preziosissimo che resterà per la vita.

 

Commissario Tecnico della Nazionale di Nuoto Sincronizzato. Collaboratrice tecnica delle squadre nazionali dal 1989, viene nominata Coordinatrice tecnica nel 2006 e commissario tecnico nel 2011. Sposata con l’On. Massimo Zunino, è madre di Mattia. Dopo aver praticato nuoto a livello agonistico, inizia giovanissima l’attività di istruttrice di nuoto nel 1982 con l’Amatori Nuoto Savona. Nel settembre del 1986 ha contribuito alla costituzione del settore nuoto sincronizzato presso la Rari Nantes Savona, ricoprendone i ruoli prima di allenatore e poi di direttore tecnico. Con la Rari Nantes Savona ha vinto diciotto titoli nazionali di società. Nella lunga carriera da Allenatrice di Nuoto Sincronizzato ha collaborato per tre anni con Giulie Sauvè, direttore tecnico della nazionale Canadese, cinque anni con Marina Terrekova, tecnico della nazionale Russa, Maria e Gana Maximova coreografe della nazionale Russa e Stephan Miermont Coreografo della Nazionale USA e ha allenato le più importanti atlete italiane. Sotto la sua guida la squadra nazionale è cresciuta gradualmente e in modo costante. Dal 2014 in poi è un susseguirsi di ottimi risultati in competizioni a livello europeo e mondiale. Il momento più straordinario è ai campionati mondiali di Budapest 2017 con il primo e storico oro di Flamini e Minisini nel duo misto tecnico seguito dall’argento dello stesso Minisini con la Perrupato nel duo libero. Agli Europei di Glasgow, nel 2018, Linda Cerruti conquista la prima medaglia d’argento nel solo che si somma agli altri cinque bronzi e quattro argenti ottenuti dalla nazionale nella stessa competizione. Nel 2019 un nuovo importantissimo risultato è la prima medaglia d’argento con l’esercizio squadra routine Highlight e due medaglie d’argento con il duo misto. Alle Olimpiadi di Tokyo del 2021, sono stati ottenuti ottimi risultati e nel 2022 la Nazionale è Campione del Mondo. 
Buongiorno dr.ssa Giallombardo ancora complimenti vivissimi a Lei e alle sue atlete per i risultati conseguiti i questi ultimi anni! Come si prospetta e quali saranno le gare più importanti da affrontare in questo 2023?
Anche quest’anno avremo una stagione impegnativa.
Le gare principali saranno i Giochi Europei dal 21 al 25 giugno in Polonia e i Campionati Mondiali Fukuoka che si terranno a dal 14 al 22 luglio. La nazionale che affronterà questi appuntamenti è quasi completamente rinnovata rispetto allo scorso anno. Il ricambio generazionale è stato imponente: la squadra è molto giovane, e anche per quello che riguarda il doppio presenteremo una nuova coppia. In altre parole, sarà una grande sfida!  Ma le grandi sfide mi sono sempre piaciute e sono quelle che riescono a darmi gli stimoli giusti per dare il massimo.

Facciamo un passo indietro e ricordiamo che è stato grazie a Lei che si è costituito il settore del nuoto sincronizzato presso la Rari Nantes di Savona nell’86 ricoprendone prima i ruoli di allenatore poi di direttore tecnico. Sinceramente allora si sarebbe aspettata un’evoluzione di questa specialità tanto da diventare Campioni del Mondo?
Sinceramente non me lo sarei mai aspettato, mentirei se dicessi il contrario, ma l’ho sempre desiderato e sognato. E sono convinta che inseguire un sogno, che magari all’inizio può sembrarci irrealizzabile o lontanissimo dalle nostre possibilità, è il modo giusto per fare grandi cose. Insieme a tanto lavoro portato avanti con determinazione e umiltà.

Quali sono stati gli “ingredienti” che hanno contribuito a questi risultati eccezionali e quale è stata la sua emozione più grande. 
Non smettere mai di sognare, lavorare molto mettendomi ogni giorno in discussione per cercare di migliorarmi.
Ho avuto la fortuna di avere il mental coach migliore del mondo nei momenti difficili, il mio papà! Ogni gara è un’emozione diversa e indelebile. Quella che mi ha emozionato di più probabilmente è stata quella per la qualifica della squadra alle Olimpiadi di Rio 2016. Sulla carta era una missione quasi impossibile: dovevamo battere la Spagna, una nazione che per anni era la terza al mondo, e nel nostro sport ci vogliono anni per superare nazioni medagliate. A ripensare a quell’impresa ancora i brividi, i pianti e le urla di gioia!

Sul palco di Profilo Donna ci ha raccontanto, tra l’altro, la difficoltà di programmare gli allenamenti durante il periodo pandemico e che, molto spesso nei mesi di lockdown, ha preparato le sue atlete non solo a distanza, ma anche a secco....
Il periodo pandemico ci ha messo a dura prova, ma è stata anche l’occasione per innovare e inventarsi qualcosa di nuovo. Ho cercato di stimolare le mie atlete provando ad organizzare allenamenti a secco via zoom anche con altre nazioni, penso all’Ucraina o alla Grecia, e anche con atri sport come ad esempio la ginnastica ritmica.
Era un modo per uscire dall’isolamento e restare squadra, ma è stata anche l’occasione per incontrare nuovi metodi e nuove tecniche.

Ci racconti come avviene la selezione della squadra e quali sono le caratteristiche principali per diventare una brava sincronette?
Cerco di fare una prima selezione molto ampia, circa 60 atlete per categoria. Le caratteristiche principali che tendo a ricercare sono il galleggiamento, che noi in gergo chiamiamo la leggerezza in acqua, la velocità di spostamento in acqua e la flessibilità. Anche se la qualità principale, e la più importante, è la determinazione.

Oggi non più solo uno sport per donne, ma anche per atleti uomini che si sono recentemente distinti negli esercizi singoli o di coppia...
Da quest’anno gli uomini potranno far parte anche della routine della squadra. Stiamo lavorando per poter inserire alla competizioni che si terranno quest’anno anche il nostro Giorgio Minisini.

Dall’alto della sua esperienza può ricordare anche a conclusione della nostra chiacchierata a tutte le nostre lettrici e lettori quanto sia importante praticare sport soprattutto per i giovani....
Praticare sport è importante per tantissime ragioni: contribuisce a definire un nostro stile di vita sano, al miglioramento e al mantenimento dello stato di salute, abitua alla competizione e allena a vincere la paura di mettersi in gioco, soddisfa la voglia di svago. Ma lo sport, a tutti i livelli, è soprattutto un modello di valori. Rispetto, collaborazione, integrazione e appartenenza, disciplina e costanza, impegno, sacrificio, motivazione e autostima sono tutte qualità che si allenano insieme con le qualità atletiche e sono un bagaglio preziosissimo che resterà per la vita.

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