Marinella Di Capua ha soggiornato in diverse capitali europee e a Parigi, entrando in contatto con gli ambienti intellettuali della capitale francese. Moglie di S.E. l'Ambasciatore dell'Ordine di Malta presso la sede della Repubblica di Malta, ingegner Umberto di Capua. La vita milanese l'ha vista impegnata attivamente nel settore del sociale e del non profit. Insieme al prof. Umberto Veronesi ha fondato nel 1994 l'associazione S.O.S., Solidarietà Ovunque Subito Onlus, che negli ultimi anni si è attivata sia per aiutare molti nostri connazionali che vivono un momento difficile, sia per alleviare le sofferenze di persone in Paesi lontani, inviando attrezzature, cibo e medicinali. Dal 1999 è presidente di ASM, l'Associazione Italiana per lo Studio delle Malformazioni Onlus, realtà del non profit attiva a livello nazionale nella prevenzione, ricerca e cura delle malattie congenite. In seguito è diventata presidente della Fondazione ASM per la Salute dell'Infanzia e direttore responsabile della rivista Notizie ASM-Educazione alla Salute, il cui obiettivo è informare le donne in gravidanza e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle finalità dell'Associazione e su come sostenerle. Per la sua attività le sono stati conferiti prestigiosi premi e importanti onorificenze, fra cui il titolo di Dama di Merito con Placca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, quello di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e l'Ambrogino d'Oro, massima benemerenza civica del Comune di Milano. È Premio Internazionale Profilo Donna 2009.
Marinella Di Capua, partiamo dal progetto che segue a tempo pieno, cioè l'Associazione Solidarietà Ovunque Subito. Come'è nata la collaborazione con il professor Umberto Veronesi e l'Associazione nell'anno 1994?
«S.O.S. è nata da una mia idea e dalla disponibilità di un gruppo di persone che hanno in comune l'amore verso gli altri e il rispetto per le loro esigenze. Primo fra tutti il Prof. Umberto Veronesi, che da anni si prodiga per aiutare i malati e che è il Presidente Onorario della nostra Associazione. Noi di S.O.S. tentiamo di risolvere i problemi di tutti coloro che hanno un solo comune denominatore: lo stato di necessità. Queste persone vengono selezionate dal Consiglio Direttivo e non possono essere aiutate più di una volta. Infatti i nostri sono, e devono essere, interventi-lampo, mirati a fronteggiare un momento di emergenza».
Poi è diventata anche presidente dell'Associazione Studio Malformazioni...
«Sì, dal 1999 sono alla guida di ASM, che da quasi trent'anni opera al fianco della scienza medica per tutelare in modo sempre più efficace la salute in gravidanza e per contrastare il flagello silenzioso rappresentato dalle malattie congenite, che ancor oggi colpiscono, in Italia, 28mila neonati ogni anno, uno ogni 18 minuti circa. A me piace sempre ricordare che i bambini sono il nostro futuro, ma noi siamo il loro. È per questo che ASM lavora incessantemente affinché sia un futuro in cui tutti possano nascere e crescere sani».
Obiettivo principale di ASM è divulgare nell'opinione pubblica le conoscenze scientifiche più avanzate in materia di prevenzione e cura delle malattie congenite in modo da determinare una riduzione della loro incidenza. Quali sono gli strumenti di prevenzione e informazione che avete attivato per i cittadini?
«In effetti, riteniamo che una donna correttamente informata oggi possa essere una gestante consapevole domani, in grado di interagire in modo positivo con il proprio medico e di aiutarlo a curare meglio lei e la vita che porta in grembo. Non a caso fra le attività di maggiore rilievo sostenute da ASM c'è il Filo Rosso, un servizio telefonico di consulenza medica gratuita offerto dai nostri specialisti in quattro postazioni, ubicate in altrettanti ospedali pubblici. Sono migliaia ogni anno le aspiranti e le future madri che si rivolgono al Filo Rosso per ottenere chiarimenti autorevoli e aggiornati sui tanti dubbi e le tante domande che la gravidanza, o il desiderio di diventare mamma, porta sempre con sé. E decine di migliaia sono le lettrici della nostra rivista divulgativa Educazione alla Salute, dedicata a tutti gli aspetti, fisiologici e problematici, dei nove mesi più importanti nella vita di ogni donna, quelli in cui la vita si genera, prende forma e si sviluppa nel ventre materno».
Una delle operazioni informative più importanti è stato il "Decalogo per una maternità serena", che descrive le 10 cose da fare per una gravidanza tranquilla. Quali sono le indicazioni che date alle future mamme?
«Questo progetto informativo e di servizio alla maternità è strutturato in dieci punti, che si ampliano progressivamente in brevi sintesi e in schede di approfondimento, ed è incentrato sul concetto di prevenzione. Ogni punto del Decalogo si apre con un invito rivolto direttamente alle future mamme, richiamando la loro attenzione, fra l'altro, su quali potrebbero essere i rischi in fase preconcezionale e quelli connessi al fumo e all'alcol, quali i pericoli delle malattie infettive e come seguire una corretta alimentazione. E, ancora, il Decalogo spiega quali debbano essere le modalità di assunzione dei farmaci durante l'attesa di un bambino, e presenta le principali indagini diagnostiche prenatali per individuare eventuali anomalie o patologie del feto. La pubblicazione è completata da un utile elenco degli esami che il Servizio Sanitario Nazionale mette a disposizione gratuitamente delle donne che aspettano un figlio, ed è corredata da una traduzione in inglese dei punti salienti per consentirne l'uso anche alle straniere. Un breve questionario conclude l'opuscolo, con lo scopo di mettere alla prova le conoscenze acquisite. Il Decalogo viene inviato gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta ad ASM e si può anche scaricare direttamente dal nostro sito internet».
In prima persona ha promosso e organizzato molte iniziative attraverso ASM, tant'è che oggi molte realtà ospedaliere dispongono di apparecchiature tecnologicamente avanzate donate dall'Associazione per lo studio, la diagnosi e la cura di patologie del neonato. Può fare qualche esempio?
«L'ultimo apparecchio che abbiamo acquistato, dopo una campagna di raccolta fondi fra i nostri sostenitori, è un avanzatissimo ecografo a quattro dimensioni (la quarta dimensione è costituita dal movimento) per la diagnosi precoce delle eventuali patologie del feto prima della nascita. È stato donato all'ospedale Sacco di Milano.
In precedenza avevamo dotato di un sofisticato Laser di ultima generazione il Centro Malformazioni Vascolari attivato da ASM presso la Casa di Cura San Pio X di Milano. Questo apparecchio laser rappresenta la frontiera più avanzata nel trattamento delle malformazioni vascolari congenite dei bambini, permettendo un approccio poco invasivo ed efficace nei confronti di queste patologie molto diffuse. Si tratta degli ultimi obiettivi centrati, ma siamo già impegnati per raggiungere una nuova, importantissima meta: l'acquisto di speciali incubatrici da trasporto dotate di particolari apparecchiature per la terapia intensiva neonatale, in grado di salvare la vita di tantissimi piccoli prematuri. Anch'esse saranno poi donate a strutture ospedaliere pubbliche di tutta Italia».
ASM si prende carico della ricerca scientifica anche pubblicando un bando per giovani ricercatori. Con quale frequenza avviene questa pubblicazione?
«Il bando è stato pubblicato per la prima volta quest'anno, e abbiamo voluto incentrarlo su ricercatori giovani e su progetti innovativi, poiché si tratta di due elementi che di solito trovano poca attenzione nelle sedi istituzionali. La risposta è stata molto soddisfacente, e il nostro Comitato Scientifico ha svolto un eccellente lavoro di selezione, basato su criteri molto rigorosi, assegnando un finanziamento a sei giovani laureate impegnate nella ricerca. Questi esiti lusinghieri ci hanno rafforzato nel proposito di ripetere questa iniziativa ogni anno».
ASM sostiene un Centro di ricerca avanzato intitolato al professor Giorgio Pardi, in cui vengono messe a punto tecniche chirurgiche innovative per intervenire sul feto: è il Centro di Ricerche Fetali.
«Questa struttura è sorta nel 2000 per volontà del professor Pardi, un grande luminare che ha animato le attività di ASM fin dalla fondazione dell'Associazione. Dopo la sua prematura scomparsa, il Centro è stato intitolato a suo nome, per rimarcare la continuità con quello spirito di ricerca che vede nella chirurgia prenatale una delle vie per curare alcune patologie e garantire ai bambini una migliore qualità di vita fin dal momento della nascita. E mantenendo sempre inalterata l'eccellenza professionale e tecnologica che Pardi aveva voluto come caratteristica saliente della struttura».
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