di Cristina Bicciocchi
foto di Mjriam Bon e Francesca Pradella
Campionessa Paralimpica. Nasce a Reggio Calabria poi a vent’anni, il lavoro e la vita la portano prima a Londra e poi a Milano. Il 22 agosto del 2005, Giusy mentre lavora come Retail Supervisor per una grossa azienda nel campo della moda, ha un terribile incidente automobilistico sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel quale perde entrambe le gambe.
Un evento che rimette tutto in gioco e che, per un carattere determinato come il suo, non ha mai avuto il significato di una resa! Dopo più di un anno e mezzo di duri allenamenti Giusy cammina di nuovo e decide di tornare a lavorare. Nel 2006 fondamentale è l’incontro con l’Unitalsi e il viaggio a Lourdes, visto che l’anno dopo torna a guidare. Nel 2010 inizia a correre con le protesi in carbonio e tre mesi dopo è già ai blocchi di partenza del Campionati Italiani di atletica leggera.
Diventa così la prima atleta italiana della storia a correre con amputazione bilaterale e la sua categoria è la T43. In sei anni di piena attività, colleziona ben undici titoli italiani e diversi record nazionali sui 60, 100, 200 e 400 metri. Oltre a vincere, inizia a lanciare messaggi positivi invogliando la gente, che come lei vive delle disabilità, a non vergognarsi e ad avvicinarsi allo sport. Nel 2011 fonda la Onlus Disabili No Limits e nel 2013 scrive la sua autobiografia “Con la testa e con il cuore si va ovunque”. Nel 2014 diventa ambasciatrice della campagna internazionale di promozione dell’integrità sportiva tra i giovani “Save the Dream” e, dopo aver preso parte e condotto programmi televisivi, nel 2016 vince le sue prime medaglie internazionali agli Europei di Atletica, entra a far parte del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre e raggiunge il suo più grande obiettivo: partecipare alle Paralimpiadi di Rio.
Nel 2017 Le viene conferito il Premio Internazionale Profilo Donna e, a gennaio 2018, conferma la sua candidatura politica e viene eletta tra le fila di Forza Italia. Nel settembre del 2018 esce il suo primo libro per bambini “WonderGiusy”, un racconto illustrato per insegnare anche ai più giovani cos’è la disabilità e soprattutto a non arrendersi mai.
Giusy Versace è una forza della natura che ha dimostrato di avere un carattere straordinario grazie al quale, nonostante il brutto incidente, non si è mai persa d’animo e ha fatto tutto quello che umanamente e sportivamente si poteva fare è diventata campionessa paralimpica, ballerina in tv, ha scritto libri, è presidente e fondatrice di una Onlus a favore dei disabili ed ora è diventata anche parlamentare, evidenziando quanto uno spirito combattivo e positivo possa superare tutto nella vita. Ricordo che nell’intervista rilasciata in occasione del Premio Internazionale Profilo Donna 2017, ti eri stupita da sola di ciò che eri riuscita a fare e mi avevi confessato con entusiasmo che in quel periodo avevi ballato con i tacchi nella trasmissione di Milly Carlucci!
Di fatto è cambiato poco perché continuo a stupirmi delle tante cose che riesco a fare ogni giorno.
Mi faccio trascinare dall’amore che ho per la vita e la voglia di mettermi a disposizione degli altri. Questo aiuta tantissimo.
Una vita straordinaria quella di Giusy vissuta in tanti ambiti e sempre in prima linea: raccontaci innanzitutto dei tuoi successi sportivi che ti sono rimasti nel cuore!
Ogni gara ha un sapore diverso. Tutte mi hanno lasciato qualcosa. Mi emoziono ogni volta che riguardo il video di una mia gara. Ma forse le soddisfazioni più grandi le ho avute nel 2016 non solo correndo la finale dei 200m alle Paralimpiadi di Rio ma anche vincendo l’argento ed il bronzo agli Europei quello stesso anno.
La fatica, il sudore e l’impegno che mi hanno portato fino a lì, restano il ricordo più bello.
Molto importante anche il tuo esempio e il tuo impegno come fondatrice della Onlus per disabili che continui a promuovere in giro per l’Italia. (wwww.disabilinolimits.org)
La Onlus nasce nel 2011 con lo scopo di promuovere lo sport come terapia e mezzo di inclusione sociale ma anche e soprattutto con lo scopo di raccogliere fondi per regalare ausili di alta tecnologia che oggi lo Stato non copre. Vogliano regalare questa possibilità a chi non si può permettere l’acquisto di ausili cosi evoluti che possono aiutare i tanti ragazzi che vivono con una disabilità, ad avere nuove opportunità di vita anche grazie allo sport.
Sappiamo che hai scritto anche un libro biografico che è diventato uno spettacolo; di che cosa si tratta?
“Con la testa e con il cuore si va ovunque” è stato pubblicato nel 2013, si può dire che andrebbe aggiornato per le tante cose che ho fatto anche dopo. Questo libro è un diario in cui mi sono raccontata. Un libro in cui ho descritto anche i momenti difficili. Un percorso duro e complicato ma ricco di amore e affetto. Ho voluto raccontare come, grazie alla fede e alla famiglia, sono riuscita a trasformare una tragedia in un’opportunità di nuova vita.
Il libro è diventato uno spettacolo teatrale dopo la mia esperienza a “ballando con le stelle” nel 2014.
Un’esperienza forte e molto impegnativa che mi ha permesso di regalare un sorriso e portare alla gente un pò della mia energia. Amo pensare di poter essere, nel mio piccolo, causa di un contagio positivo. Credo che oggi in Italia ce ne sia davvero bisogno.
Da 4 anni sei ambasciatrice della campagna internazionale di promozione dell’integrità sportiva tra i giovani “Save the Dream”. Quanto è importante lo sport vissuto “bene” per i giovani?
I giovani sono il futuro e solo loro possono aiutarmi ad abbattere le barriere mentali che gli adulti hanno costruito attorno al mondo dell’handicap.
I giovani non hanno i filtri che utilizzano gli adulti.
Con loro posso parlare della disabilità con una chiave nuova, diversa, forse più naturale. E’ anche per questo motivo che ho scritto di recente un libro per bambini dal titolo “Wondergiusy”. È una storia illustrata in cui mi trasformo in un supereroe che ogni mattina apre l’armadio e sceglie quali gambe mettere. Un giorno decide di indossare quelle con le ali e vola sulla città per le sue missioni sorriso aiutando i bimbi emarginati a riscoprire le innumerevoli bellezze che la vita regala.
Ora che quest’anno sei diventata parlamentare, continuerai le tue battaglie per apportare migliorie nell’ambito dello sport e della disabilità; quali sono i tuoi obiettivi in questo senso?
Ho prestato la mia faccia alla politica anche e soprattutto per questo motivo. Una sfida che ha richiesto molto più coraggio delle precedenti sfide. Ma come in tutte le cose che faccio ho voluto guardare al lato positivo.
Oggi ho la possibilità di prestare la mia voce a chi non ce l’ha. In Parlamento posso accendere i riflettori su tematiche che altri non ritengono prioritarie.
Parlo di sport, disabilità, giovani e donne. Sono impegnata anche sui temi contro la violenza sulle donne e le discriminazioni che le donne subiscono negli ambienti sportivi e lavorativi. In sintesi, cerco di dare continuità alle tante battaglie che in questi anni mi hanno vista impegnata in prima linea.
Il gruppo di Forza Italia di cui faccio parte, mi ha recentemente assegnato la delega nazionale per la disabilità e pari opportunità ed è soprattutto su questi temi che concentro la mia attività parlamentare. So bene che non sarà facile ma ci metto il massimo dell’impegno come in tutte le cose che faccio. Sono convinta che bisogna guardare avanti con coraggio e positività per poter incidere davvero.
Ricordati che l’anno prossimo Profilo Donna festeggerà il trentennale e ci sarà una grande adunata di tutte le premiate.
Naturalmente devi esserci anche tu!
Sarà un piacere e farò di tutto per non mancare.