Marta Pulini, formatasi presso alcune tra le più prestigiose scuole internazionali di alta cucina - tra le quali “Le Cordon Bleu” di Parigi e “Peter Kumpf” di New York - opera nel settore della ristorazione dal 1983, anno di apertura del suo primo ristorante “La Brasserie” nel centro storico di Modena, dove ha proposto un tipo di cucina innovativa pur nel rispetto dei gusti della tradizione modenese. Dopo aver organizzato numerose manifestazioni culinarie e tenuto scuole di cucina presso i migliori ristoranti italiani in America allo scopo di promuovere la cucina tradizionale italiana, nel 1989 diviene Executive Chef del ristorante “Bice” di New York e in seguito cura l’apertura di “Bice Parigi” (1990) e di “Bice Chicago” (1991). Successivamente, sempre a New York, cura l’apertura di “Mad 61” un ristorante di successo e di nuova concezione all’interno del grande magazzino Barney’s, e diviene poi Executive Chef e Corporate Chef di “Tuscan Square”, “Coco Pazzo” e “Centolire”, locali saliti in breve tempo ai vertici dell’alta ristorazione americana. Nota in America anche come una delle più esperte insegnanti di eno-gastronomia italiana, ha tenuto corsi presso il prestigioso Culinary Institute of America, la famosa scuola “De Gustibus” all’interno del grande magazzino “Macy’s NY”, ed è stata invitata a tenere lezioni presso la rinomata “James Beard Foundation” di New York. Nel 1999 Marta Pulini riceve dalla guida “Veronelli America” il titolo di miglior “chef al femminile” dell’anno.
In America Marta Pulini ha organizzato catering prestigiosi presso le residenze di personaggi famosi del mondo dello spettacolo e dell’arte: Robert De Niro, Steve Martin, Isabella Rossellini, Dolce & Gabbana, Ralph Lauren, Julien Shnabel, Arman. Dal 2002 si è dedicata maggiormente all’attività in Italia creando la sede fisica di BibenduM a Modena, mantenendo un rapporto di consulenza con Pino Luongo per i ristoranti a NY
Innovazione nel segno della tradizione hanno da sempre contraddistinto il lavoro di Marta Pulini che, dopo essere tornata a vivere in Italia fonda BibenduM Catering con Sabrina Lazzereschi nel 1998; BibenduM opera nel settore dell’alta ristorazione in tutta Italia e all’estero… una delle esperienze estere è stata la realizzazione del Ristorante di CASA ITALIA durante le Olimpiadi di Londra del 2012.
Nel 2011 Marta Pulini entra in società con Massimo Bottura (chef della pluristellata Osteria Francescana) e intraprende una nuova avventura aprendo la “Franceschetta” un piccolo Bistrot della Osteria Francescana alle porte di Modena .
Nel 2015 infine apre il ristorante “Marta” in Via Matteo Bandello 14, nel cuore di Milano, che diviene fin da subito punto di riferimento internazionale per design e ricerca.
Sig.a Pulini quando è nata questa sua passione per l’arte culinaria?
È qualcosa che avevo dentro di me fin da bambina.
Ricordo che mi piaceva curiosare in cucina per imparare dalle tate e dalla mamma a far da mangiare tant’è, che da più grandicella, appena la mamma si allontanava, dicevo a mio papà di invitare degli ospiti perché così avrei cucinato io per loro.
Poi anche al liceo, ricordo, che l’argomento mi appassionava e andavo a comprare i primi libri di Cucina Italiana perché volevo saperne sempre di più e così, da grande, era destino che diventassi una chef!
Una passione diventata una professione ad alto livello; può raccontare brevemente le tappe più salienti della sua carriera?
La prima esperienza è stata a Modena con la “Brasserie”, locale con piano bar dove ho mosso i primi passi nel mondo della ristorazione dopo aver frequentato anche vari corsi specializzati per sentirmi all’altezza. Finché sei anni dopo è arrivata la proposta da New York che mi richiedeva come executive chef del famoso ristorante “Da Bice”. Uno stimolo straordinario che ho colto confrontandomi con la famiglia e che mi ha permesso di fare una esperienza straordinaria all’estero. “Da Bice” avevo 23 cuochi sotto di me e seicento coperti da servire al giorno in uno dei più prestigiosi ristoranti italiani e dopo lo shock iniziale, fu davvero un successo strepitoso.
Da lì, mi chiesero quindi di avviare anche i ristoranti “Da Bice” a Chicago e a Parigi e così feci, facendomi conoscere e apprezzare a livello internazionale.
Dopo questi lanci avevo deciso di rientrare in Italia, ma dopo poco mi sono resa conto che il mio cuore era rimasto in America, perciò quando un altro famoso ristoratore mi contattò per avviare “Le Madri” ritornai volentieri inizialmente solo per altri due anni negli USA. Così, tra una start up e l’altra, rimasi all’estero in totale 15 anni...
Nel 2000 però il rientro definitivo in patria dove ha aperto “Bibendum” oggi uno dei catering più rinomati in Italia; quali sono le caratteristiche?
Sì per alcuni anni sono andata un po’ avanti e indietro, ma poi, visto che è nato il primo nipotino e avevo intenzione di stare più vicina alla famiglia, nel 2004 sono rientrata definitivamente e ho cominciato la mia attività di catering con una particolare attenzione
per la ricerca, l’elaborazione dei cibi e la “mise en place”. Un’attività che oggi svolgo principalmente a Milano, dove i nostri committenti richiedono catering di alto livello, spesso personalizzati in base all’evento realizzato.
Poi è nato il ristorante La Franceschetta a Modena realizzato in collaborazione con il grande chef Massimo Bottura...
Sì nel 2011 Massimo Bottura mi ha proposto di essere socia nel ristorante la “Franceschetta” che richiama alla memoria il famoso ristorante la “Francescana” e devo dire che la nostalgia del ristorante ha avuto in me il sopravvento, così ho accettato la proposta con entusiasmo sempre alla ricerca di nuovi stimoli.
E oggi l’ultima novità riguarda il ristorante “Marta” a Milano, realizzato a marzo di quest’anno
per affiancare l’Expo 2015, nato da un’altra collaborazione importante...
È stata una attrazione fatale... Evidentemente era stato fatto il mio nome alla famosa arredatrice/designer Rossana Orlandi di Milano e quando, dopo una sua telefonata, ci siamo conosciute, ci siamo piaciute subito e abbiamo condiviso l’idea di sviluppare nel suo spazio dedicato all’arte e al design, il ristorante “Marta”!
A questo punto della sua carriera qual’è il suo sogno nel cassetto?
Non uno in particolare...Sono sempre in attesa di nuovi stimoli, non escludo nulla a priori e sono sempre pronta a iniziare una nuova avventura per continuare a crescere!